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Vittorio Feltri e la frase choc sui ciclisti del consigliere di FdI: "Mi piacciono solo quando sono investiti"

Vittorio Feltri attacca i ciclisti con una frase shock e scatena le polemiche. Dal centrosinistra arrivano inviti a dimettersi al consigliere regionale

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

Vittorio Feltri nella bufera per una sua frase contro i ciclisti. Il consigliere di Fratelli d’Italia se la prende con la categoria, scatenando le polemiche. E il centrosinistra ne chiede le dimissioni.

Vittorio Feltri nella bufera per le sue dichiarazioni: cos’ha detto

Consigliere lombardo di FdI e direttore editoriale de Il Giornale, Vittorio Feltri ha partecipato a un evento del quotidiano al circolo filologico di Milano nel quale si discuteva del presente e del futuro della città.

Durante il suo discorso, il giornalista ha detto che gli piacciono i ciclisti solo quando vengono investiti.

Vittorio Feltri, 81 anni

Feltri contro i ciclisti: la frase shock

Una vera e propria frase shock quella pronunciata dal consigliere regionale.

Intervenuto nel dibattito, Vittorio Feltri ha lodato l’ex sindaco Gabriele Albertini, del cui lavoro ancora oggi, secondo lui, sta beneficiando Milano. Una città che “continua a svilupparsi in meglio”, ammette.

Poi però lo scivolone. Feltri infatti individua due problemi nel capoluogo lombardo, due cose che gli danno “fastidio”: la strada piena di buche e le piste ciclabili. È qui che aggiunge la frase sui ciclisti che “mi piacciono solo quando vengono investiti“, come riporta Agi.

Vittorio Feltri contro ciclisti e monopattini: tutte le volte che li aveva attaccati

Le dichiarazioni di Vittorio Feltri all’evento “La grande Milano. Dimensione Smart City”, tenutosi nella mattinata di mercoledì 25 settembre, hanno fatto subito discutere e alimentato il dibattito politico.

Non è però la prima volta che si scaglia contro la categoria dei ciclisti e contro la mobilità dolce.

Nel 2021, da candidato al consiglio comunale di Milano, affermò che tra i suoi obiettivi c’era quello di “eliminare le piste ciclabili che hanno paralizzato la città e combattere i monopattini“. Gli stessi erano stati da lui definiti “zanzare a rotelle che rompono le balle”.

Le reazioni del mondo politico: “parole orribili”

Numerose le polemiche scaturite dalla sua frase. Per Alessandro Capelli, segretario Pd Milano metropolitana, Feltri ha superato il limite della decenza e non potrebbe continuare ad esser consigliere regionale se usa parole come queste.

Luca Paladini, consigliere regionale del Patto Civico, ne chiede le dimissioni immediate in nome delle vittime della strada: “A me i consiglieri regionali violenti e incivili piacciono solo dimissionari”, dice. Per Pierfrancesco Majorino del Pd, le sue sono “ciniche provocazioni

Per Giuseppe Roccisano e Tommaso Gorini, rispettivamente segretario di Sinistra Italiana metropolitana e co-portavoce di Europa Verde a Milano, si tratta di “parole orribili, fuori dal tempo”. Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio Regionale, infine definisce le sue frasi come “istigazione alla violenza“.

Fonte foto: IPA

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