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Virus zecche Wetland attacca il cervello, allarme in Cina: quali sono i sintomi, i rischi e come si cura

Scoperto in Cina un nuovo virus trasmesso dalle zecche: quali sono i sintomi del virus Wetland e come si cura

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Nuovo allarme dalla Cina. È stato scoperto un nuovo virus trasmesso all’uomo dalle zecche che attacca il cervello e può provocare infezioni anche molto gravi e danni a livello neurologico. Chiamato virus Wetland dagli scienziati, è stato al momento individuato in almeno 18 persone. Vediamo quali sono i sintomi e come si cura.

Scoperto in Cina nuovo virus Wetland trasmesso dalle zecche

Il nuovo virus Wetland trasmesso dalle zecche è stato scoperto da un gruppo di ricercatori cinesi guidato da Wei Liu dell’Istituto di Microbiologia ed Epidemiologia di Pechino.

Il primo caso del nuovo virus risale al 2019 ed è stato documentato in uno studio pubblicato nei giorni scorsi sul New England Journal of Medicine.

Il paziente zero è un uomo di 61 anni che era stato ricoverato in un ospedale di Jinzhou, nella provincia di Liaoning, dopo essere stato morso da una zecca in un parco della Mongolia interna, nella Cina settentrionale.

Trattato con antibiotici, i medici hanno capito che il paziente era affetto da un’infezione virale e non batterica quando i sintomi non sono spariti col passare dei giorni.

Il nuovo virus è stato chiamato dagli scienziati Wetland virus (WELV), virus delle zone umide in italiano, dal luogo dove è avvenuto il primo contagio.

Lo studio

Gli esami del sangue hanno quindi identificato un virus finora sconosciuto appartenente alla famiglia degli orthonairovirus, trasmessi specificatamente dalle zecche.

I ricercatori hanno raccolto e analizzato migliaia di esemplari di zecche e hanno trovato il virus Weland in cinque specie, in particolare nella Haemaphysalis concinna, una specie che vive prevalentemente in Cina, Russia ed Europa centrale.

Dopo il paziente zero l’infezione da WELV è stata identificata in altre 17 persone nella Mongolia interna e nelle province di Heilongjiang, Jilin e Liaoning.

Il virus è stato individuato anche in diverse altre specie animali, come pecore, maiali e cavalli.

Quali sono i sintomi

Stando ai casi analizzati nello studio, i sintomi principali del virus Wetland sono febbre, vertigini, mal di testa, mal di schiena, nausea e diarrea.

Sintomi meno frequenti sono invece macchie sulla pelle e ingrossamento localizzato dei linfonodi.

Dalle analisi è emerso che il virus può provocare problemi alla coagulazione del sangue e danni ai tessuti.

In alcuni casi può colpire il cervello e il sistema nervoso, causando malattie neurologiche.

Come si cura

Nello studio gli autori sottolineano che sebbene il virus possa essere lieve in molti casi, potrebbe causare problemi di salute più gravi nei pazienti più vulnerabili.

Uno dei pazienti positivi al WELV è entrato in coma dopo aver mostrato alti livelli di globuli bianchi nel liquido cerebrospinale.

Fortunatamente l’infezione da virus Wetland è curabile: tutti i pazienti analizzati sono guariti dopo aver ricevuto antivirali, antibiotici o immunoglobuline.

E sono stati dimessi nel giro di due settimane, senza effetti a lungo termine.

Fonte foto: 123RF

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