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Variante Omicron, l'analisi dell'Ema sui primi dati: "Sintomi più lievi"

La valutazione dell'Ema sulla base dei dati preliminari della variante Omicron e il parere sui vaccini per 5-11 anni

Di: VirgilioNotizie

La variante Omicron del Covid-19 provocherebbe dei sintomi più lievi della malattia. Sono le conclusioni delle analisi dell’Ente europeo del farmaco sui dati preliminari della diffusione del nuovo ceppo del Sars-CoV-2 scoperto in Sudafrica. Il responsabile della task force vaccini anti-Covid dell’Ema, Marco Cavaleri, come riporta Adnkronos, ha però precisato che ci vorrò ancora del tempo per ottenere dei riscontri più solidi e determinare se la gravità della malattia provocata da Omicron sia diverso da quello di tutte le varianti circolate finora.

Variante Omicron, l’analisi dell’Ema sui primi dati: la conferenza

Nella conferenza stampa di aggiornamento sulla pandemia Cavaleri ha sottolineato che i casi legati a contagi della nuova variante “sembrano essere perlopiù lievi” ma, ha aggiunto “solo il tempo lo dirà”.

Evidenze, per quanto ancora da confermare, sulle quale sembrano concordare in Italia anche alcuni esperti, dall’infettivologo dell’Ospedale di Genova, Matteo Bassetti, alla virologa Ilaria Capua fino al sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

Variante Omicron, l’analisi dell’Ema sui primi dati: il parere del Cts

Una valutazione condivisa anche dall’epidemiologo del Cts, Donato Greco: “Ad oggi i dati ci dicono che in Europa” la presenza della variante Omicron ” è sporadica, e che in Italia siamo a una dozzina di isolamenti. E che non sembra più trasmissibile come si era pensato all’inizio, ed è certamente meno patogena, come comunicato ieri dall’Oms. Inoltre le tre dosi di vaccino anti-Covid, secondo dati forniti da Pfizer, sono protettive” anche contro questa variante.

“Tutto questo ci porta oggi a una conclusione – che ovviamente potrà cambiare in caso di nuovi dati – ovvero che non dobbiamo preoccuparci per Omicron“, ha detto il componente del Comitato tecnico scientifico, precisando che “è probabile che Omicron si diffonda nel nostro Paese, ma non lo sta facendo, e comunque qualora lo facesse siamo protetti con le tre dosi di vaccino”.

Covid, il parere dell’Ema sui vaccini Pfizer per la fascia 5-11 anni

La conferenza stampa della task force dell’Ema è stata incentrata anche sui vaccini, in particolare sull’efficacia e la sicurezza dei preparati Pfizer per i bambini nella fasci d’età 5-11 anni.

“La raccomandazione attuale è di somministrare dosi di richiamo preferibilmente dopo 6 mesi. I dati disponibili supportano la somministrazione sicura ed efficace di una dose di richiamo già a 3 mesi dal completamento della vaccinazione primaria” ha detto il responsabile Ema, Marco Cavaleri.

I dati sulla sicurezza nella somministrazione del vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni sono rassicuranti”, ha detto, sottolineando come non siano emersi “problemi di sicurezza dalle grandi campagne di vaccinazione sui bambini” compresi in questa fascia di età “negli Usa”.

Fonte foto: ANSA
Nuova variante Covid "Omicron" dal Sud Africa, il parere degli esperti da Crisanti a Bassetti

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