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Variante Covid, italiani bloccati in Gb: l'ordinanza del governo

Il ministero degli Esteri chiarisce le regole per il rientro degli italiani rimasti in Gran Bretagna dopo lo stop ai voli a causa della nuova variante

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Gli italiani bloccati in Gran Bretagna potranno rientrare nel nostro Paese ma a determinate condizioni. Lo ha chiarito, come riportato da Ansa, il ministero degli Esteri, dopo aver disposto lo stop fino al 6 gennaio ai voli da oltremanica per il rischio di diffusione della nuova variante cosiddetta “inglese” del coronavirus.

In accordo con il ministero della Salute e dei Trasporti, la Farnesina ha stabilito che soltanto i cittadini residenti in Italia o coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza potranno tornare in Italia dalla Gran Bretagna.

Il rientro sarà possibile a patto che i viaggiatori si sottopongano a delle misure più restrittive: il tampone in partenza e all’arrivo e l’obbligo di fare la quarantena di 14 giorni una volta atterrati in Italia. Per il trasporto delle merci invece non è stata prevista nessuna limitazione.

Variante Covid, italiani bloccati in Gb: in centinaia negli aeroporti londinesi

L’annuncio improvviso da parte del ministero degli Esteri di interrompere le tratte dalla Gran Bretagna aveva provocato molti disagi per centinaia, anche migliaia di italiani che avevano programmato il rientro per le Feste.

Al punto che alcuni hanno creato il gruppo Facebook “Azione collettiva italiani bloccati in Gran Bretagna” per scambiare informazioni e coordinarsi sul da farsi.

Come scrive Tgcom24, gli aeroporti londinesi sono infatti affollati di giovani, anziani, famiglie con bambini che fino a stamattina non sapevano come rientrare nel nostro Paese.

Variante Covid, italiani bloccati in Gb: la raccomandazione della Commissione europea

A sollecitare l’ultima ordinanza della Farnesina è stato la reazione da parte dell’Ue. Di fronte al blocco dei voli di molti Stati, la Commissione europea è intervenuta inoltrando in giornata una raccomandazione riguardo alle misure da prendere di fronte alle conseguenze della nuova variante del coronavirus.

Nel documento redatto dall’organo guidato da Ursula Von Der Leyen si chiedeva da una parte di fermare tutti i viaggi non essenziali da e per la Gran Bretagna, ma dall’altra si affermava che “i cittadini dell’Unione e del Regno Unito che si recano nel loro Stato membro o Paese di residenza, nonché i cittadini di Paesi terzi che godono dei diritti di libera circolazione dell’Ue, dovrebbero essere esentati da ulteriori restrizioni temporanee a condizione che siano sottoposti a un test o quarantena“.

La raccomandazione sosteneva che i viaggiatori con una funzione essenziale, ad esempio il personale medico, “dovrebbero essere tenuti a sottoporsi a un test (test RT-PCR o un test rapido antigenico entro 72 ore prima della partenza), ma non dovrebbe essere richiesto di sottoporsi a quarantena durante l’esercizio di questa funzione essenziale“, scrive la Commissione.

Inoltre, si legge ancora in uno stralcio del testo riportato da Ansa, “il transito dei passeggeri, soprattutto per i viaggi essenziali, dovrebbe essere facilitato senza quarantena. Può essere richiesto un test, ma le autorità devono informare in anticipo di tale requisito o offrire test durante il viaggio”.

“Le autorità sanitarie pubbliche degli Stati membri dovrebbero aumentare gli sforzi di analisi del virus in modo tempestivo per identificare rapidamente i casi della nuova variante – è infine l’esortazione arrivata da Bruxelles. Devono inoltre identificare immediatamente i casi che coinvolgono persone che hanno viaggiato da o verso il Regno Unito negli ultimi 14 giorni o che sono a stretto contatto con casi confermati al fine di garantire il follow-up appropriato”.

Fonte foto: ANSA
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