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Vannacci crea scontro in Lega, nelle chat di partito grande imbarazzo: “Avevamo messo in guardia Matteo"

Roberto Vannacci crea tensioni nella Lega. Le chat di partito mostrano "grandissimo imbarazzo" dopo le frasi del generale. "Matteo era avvertito"

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Roberto Vannacci non piace a tutta la Lega, anzi. Le ultime dichiarazioni del generale hanno fatto emergere un sottobosco di imbarazzo e polemiche dentro il partito in merito alla candidatura di Vannacci alle elezioni Europee. Paolo Grimaldi, ex segretario della Lega in Lombardia, ha commentato che nel partito c’è un dissenso che si allarga. La decisioni di Salvini non piace neanche al resto degli alleati di governo e dopo l’ultima uscita del generale il clima è ancora più teso.

Tensione nella Lega

Nel partito c’è imbarazzo dopo le frasi del generale Vannacci su disabili e Mussolini, ma non è l’unica motivazione della tensione interna. Secondo le voci esplicite e implicite nel partito, il generale non piace prima di tutto perché non è della Lega e in secondo luogo perché quanto dichiara rischia ogni volta di andare oltre il prevedibile.

La candidatura di Matteo Salvini, che ha voluto il generale capolista per l’Italia centrale, è andata contro tutto (o quasi) il partito. Il desiderio è di prendere consensi fuori dal perimetro leghista, ma il rischio è alto. Da un deputato leghista, che è rimasto anonimo, emerge che Salvini era stata messo in guardia rispetto a Vannacci e alla crisi che avrebbe potuto portare.

 Vannacci è il candidato per la Lega di Matteo Salvini alle Europee

Le chat dei parlamentari contro Vannacci

Un esponente di primo piano della Lega ha confermato al Corriere della Sera in forma anonima che nelle chat di partito ormai l’imbarazzo è grandissimo. “Sapevamo, e avevamo messo in guardia Matteo, che Vannacci avrebbe potuto metterci in difficoltà. Nessuno, però, pensava che l’incidente arrivasse ancor prima di depositare le liste”, ha raccontato.

In Lega ci sono tensioni evidenti, con dichiarazioni esplicite di allontanamento della figura di Vannacci. Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato, Gianpaolo Bottacin,  l’assessore all’Agricoltura Federico Caner e molti altri hanno detto che non voteranno il generale.

Salvini crede nel successo alle Europee

Il rischio è alto: gli europarlamentari della Lega scenderanno da 29 a 8-9 nomi (non mancano infatti nuove importanti promesse). La candidatura di Roberto Vannacci vuole essere una mossa forte e Matteo Salvini rimane convinto che l’operazione si chiuderà in positivo per il partito. Lo ha confermato anche Andrea Crippa, secondo cui il generale porterà qualche seggio in più.

Intanto proseguono le critiche, che arrivano anche dal mondo episcopale, oltre che dagli alleati di governo come Guido Crosetto. Il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana (CEI), Francesco Savino, ha risposto a Vannacci: “Le classi separate riproducono i ghetti”. E ancora il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli: “La separazione basata su una condizione fisica è discriminatoria. Lo dice la Costituzione, le leggi, le circolari”.

Fonte foto: ANSA

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