Vandalizzato il murale di Anna Frank a Milano con la scritta "free Gaza", il commento dell'artista: "Razzisti"
A Milano è stata vandalizzata l'opera di AleXsandro Palombo raffigurante Anna Frank con la bandiera di Israele, l'artista: "Gesto razzista"
Il murale di Anna Frank a Milano è stato vandalizzato da sconosciuti. Al posto dell’effige della bambina ebrea nota al mondo per la straordinaria testimonianza del suo ‘Diario’ è comparsa la scritta “Free Gaza“. Accanto alla Frank c’era una bambina palestinese con in mano il simbolo di Hamas nell’atto di bruciarlo, e sul volto imbronciato la scritta: “Free Gaza”. La bambina non è stata intaccata dall’atto vandalico. Il murale è opera dell’artista AleXsandro Palombo, che al suo lavoro ha dato il titolo “Innocenza, odio e speranza“, e ha subito replicato una volta appresa l’azione da parte di ignoti.
- Vandalizzato il murale di Anna Frank, cos'è successo
- La replica di AleXsandro Palombo
- L'opera "Innocenza, odio e speranza"
Vandalizzato il murale di Anna Frank, cos’è successo
Giovedì 9 novembre in piazza Castello, a Milano, è comparsa l’opera “Innocenza, odio e speranza” dello strett artist Alexsandro Palombo.
Meno di 24 ore dopo l’opera è stata deturpata da ignoti, con la figura di Anna Frank e la bandiera di Israele ricoperte di bianco con l’aggiunta della scritta “Free Gaza”.
Deturpato anche il bambino del ghetto di Varsavia minacciato dalle milizie di Hamas, comparso in zona Porta Nuova e anch’esso messaggio di protesta contro l’antisemitismo.
L’azione non è passata inosservata. A dare notizia dell’attacco contro le opere è stato lo stesso AleXsandro Palombo in una nota.
La replica di AleXsandro Palombo
Come riporta ‘TgCom 24’, a dare la notizia dei due atti vandalici è stato lo stesso AleXsandro Palombo in una nota.
L’artista ha detto: “Chi ha preso di mira queste due opere è perché ne ha riconosciuto la forza e il loro significato”.
Quindi: “Se l’obiettivo di questi gesti razzisti era quello di cancellare la memoria allora hanno fallito”, e ha aggiunto: “Deturpare i due simboli più importanti della Shoah non fa altro che rafforzarne il loro significato e ci impone una risposta ancora più forte e una riflessione più profonda”.
Infine, l’appello alla politica: “Se non ci sarà una risposta forte e decisa da parte della politica e delle istituzioni allora perderemo tutti: legittimare questi gesti equivale a sdoganare il pensiero terrorista che si sta diffondendo anche nella nostra società liberale. Ed è quello che vuole la propaganda di Hamas“.
L’opera “Innocenza, odio e speranza”
Dell’opera “Innocenza, odio e speranza” fanno parte la rappresentazione di Anna Frank con la bandiera di Israele accanto alla bambina palestinese che brucia il simbolo di Hamas, entrambe dipinte in piazza Castello.
Ancora, l’opera riguarda anche il bambino del ghetto di Varsavia ritratto in via Filippo Sassetti 7 minacciato dalle milizie di Hamas.
Con la sua opera, AleXsandro Palombo ha voluto lanciare un chiaro messaggio di condanna all’antisemitismo: “La furia antisemita scatenata da Hamas sta travolgendo gli ebrei in ogni parte del mondo, questo orrore che riemerge dal passato deve farci riflettere tutti perché mina la libertà, la sicurezza e il futuro di ognuno di noi”.
A ispirare l’opera di Palombo, inevitabilmente, è il conflitto scoppiato il 7 ottobre con l’attacco di Hamas dalla Striscia di Gaza, ma anche i ripetuti episodi di antisemitismo che si stanno moltiplicando in Europa.