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Un mese dalla scomparsa di Kata a Firenze: cosa sappiamo sulla bimba, la ricostruzione e i misteri del caso

Ad un mese esatto dalla scomparsa di Kata, bimba di 5 anni sparita nel nulla a Firenze, sono ancora tanti i misteri relativi al caso

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

È passato un mese esatto dalla scomparsa della piccola Kata, bimba di 5 anni sparita nel nulla dall’ex hotel Astor di Firenze. Un mese di indagini a tappeto e di appelli, di false piste e potenziali indizi. Tutto quello che sappiamo sulla vicenda e quali sono i misteri ancora da chiarire.

La scomparsa di Kata il 10 giugno 2023

Tutto è cominciato attorno alle 15.30 del 10 giugno 2023, negli spazi dell’ex hotel occupato abusivamente da circa 140 persone (42 dei quali minori). Kata è nel cortile a giocare con altri bambini, le telecamere la riprendono per l’ultima volta alle 15.13.

Viene prima ripresa mentre sale da sola le scale esterne per raggiungere il terzo piano, quindi mentre torna nel cortile e da lì più nulla. La madre, Katherine Alvarez, rientra poco dopo al lavoro e, pensando che la figlia fosse con il fratello maggiore Abel (di 9 anni), inizialmente non si preoccupa.

L’esterno dell’ex hotel Astor di Firenzde, da dove è scomparsa Kata

Un’ora dopo, non vedendo i figli, inizia a cercarli. Trova il maggiore, ma di Kata non c’è nessuna traccia e scatta così la denuncia. È l’inizio di un incubo che porta allo sgombero di tutto l’edificio e ad una ricerca a tappeto per cercarla.

Gli indizi e i sospetti sulla sparizione

Gli investigatori hanno passato al setaccio le immagini di sorveglianza di via Maragliano e zone limitrofe, in cerca di scatti utili per capire dove sia finita la bambina. È ormai escluso che si trovi negli spazi dell’ex hotel, più volte ispezionato in ogni anfratto.

Tra i video più attenzionati, quello ripreso da una ditta edile confinante: si vede un furgone bianco, si sente il cigolio di un cancello, un motorino che parte e il portellone del mezzo che viene prima aperto e poi chiuso. Succede tutto alle 15.29, il periodo esatto della sparizione della bimba, ma dalle perquisizioni nella ditta non sono emersi elementi utili.

L’intera vicenda viene ancora ritenuto un possibile sequestro di persona legato al racket delle camere dell’hotel occupato. I pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda assieme al procuratore aggiunto Luca Tescaroli sospettano infatti che i rapporti conflittuali nell’immobile abbiano spinto al rapimento di Kata per una richiesta di riscatto.

I misteri ancora irrisolti nella vicenda di Firenze

Oltre al primo ed evidente mistero – ovvero dove sia la piccola Kata – sulla vicenda di Firenze restano in sospeso diversi interrogativi ad un mese dall’inizio del caso. Chi ha rapito la bambina e soprattutto perché? Se si tratta di un sequestro, perché non è ancora pervenuta una richiesta di riscatto?

È plausibile ipotizzare che, se questo fosse il movente alla base del rapimento, l’attenzione mediatica sulla vicenda e lo sgombero dell’ex hotel Astor potrebbero aver fatto cambiare i piani ai responsabili, ma in questo caso dove si trova ora e cosa le accadrà?

Restano poi i lati più oscuri da da chiarire: come hanno fatto a portarla via dagli spazi dell’hotel, considerando che le telecamere di via Boccherini, via Maragliano e via Monteverdi non hanno ripreso la bambina? L’ipotesi è che sia stata tenuta in un borsone, magari svenuta, ma al momento è impossibile da verificare.

Fonte foto: IPA/Facebook

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