Ultimi sondaggi sulle elezioni Usa: Donald Trump e Kamala Harris, chi è dato in vantaggio e in quali Stati
Elezioni Usa, gli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto degli americani: Kamala Harris e Donald Trump, dove sono dati in vantaggio
La notte delle elezioni Usa si avvicina. Tra martedì 5 e mercoledì 6 novembre si scoprirà chi avrà vinto tra Kamala Harris, candidata democratica, e Donald Trump, candidato repubblicano. A poche ore dal rush finale elettorale tengono banco i sondaggi che preannunciano un testa a testa.
- Elezioni Usa, sondaggi Iowa: Kamala Harris avanti, Trump protesta
- Sondaggi, Trump e Kamala Harris: dove sono dati in vantaggio
- Dallo staff di Kamala Harris "cauto ottimismo"
Elezioni Usa, sondaggi Iowa: Kamala Harris avanti, Trump protesta
Il sondaggio “Des Moines Register/Mediacon“, realizzato da Ann Selzer, sostiene che Harris sia a sorpresa in vantaggio su Trump in Iowa: 47% per la democratica e 44% per il repubblicano.
L’Iowa è considerato uno stato fortemente repubblicano ed è ritenuto uno degli aghi della bilancia per capire in che direzione potrebbe andare il voto.
Donald Trump ha affermato che i dati del sondaggio “sono una montatura“, dicendosi sicuro di poter vincere in Iowa.
“Ogni ciclo, c’è un sondaggio idiota“, ha dichiarato Jason Miller, consigliere senior nel team Trump, ai giornalisti a Greensboro, in risposta a una domanda della Cnn sulla questione del voto in Iowa.
Anche Tony Fabrizio, il sondaggista di Trump, ha definito i dati del sondaggio “assurdi” ed ha puntato il dito contro i media, sostenendo che questi vogliono “smorzare l’entusiasmo” dei repubblicani.
Sondaggi, Trump e Kamala Harris: dove sono dati in vantaggio
Domenica è stato pubblicato anche il sondaggio del “New York Times/Siena College“. Queste le rilevazioni sulle intenzioni di voto: Harris in recupero (+3) in North Carolina, Nevada, Wisconsin e sarebbe a +1 in Georgia.
Trump viene invece dato in vantaggio in Arizona (+4) e Michigan (+1). Lo studio sostiene che in Pennsylvania sarà testa a testa serratissimo.
Considerato il margine di errore (2-3%), i sondaggisti non si sbilanciano e prevedono che i due candidati si contenderanno la vittoria sul filo di lana.
Si stima che circa 70 milioni di persone abbiano già espresso la propria preferenza. Fabrizio ha protestato anche contro il sondaggio del “New York Times/Siena College”. In particolare ha sostenuto che è stato realizzato su un campione troppo di sinistra.
Il quotidiano ha fatto sapere di aver incontrato maggiori difficoltà a raggiungere i trumpiani per le elezioni imminenti rispetto a quelle del 2020.
Dallo staff di Kamala Harris “cauto ottimismo”
“C’è un chiaro timore dei sondaggisti a pubblicare risultati fuori dalla norma — ha spiegato al Corriere della Sera lo stratega democratico Angelo Greco della campagna di Harris — ma il voto anticipato e le sensazioni sul terreno portano a un cauto ottimismo”.
“Anche i repubblicani hanno avuto un voto anticipato più promettente che nel 2016 e 2020. Ma l’affluenza dei gruppi demografici che servono a Harris apre strade multiple per la vittoria”, ha concluso Greco.