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Ucraina-Russia, l'ultimatum di Putin: cosa chiede al governo di Kiev per fermare l'escalation militare

Le richieste di Vladimir Putin al governo di Kiev per fermare l'escalation militare in Ucraina: Nato, armi nucleari, Crimea e Donbass

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Se l’Ucraina entrerà nella Nato e si doterà di armi nucleari, “sarà una minaccia strategica per la Russia”. Lo ha ripetuto ancora una volta il presidente russo Vladimir Putin in una conferenza stampa dal Cremlino in cui ha elencato le richieste al governo di Kiev per fermare le operazioni militari. Richieste che sono suonate come un ultimatum, considerando anche che più tardi in serata, parlando alla tv, Putin ha dichiarato che “i nostri interessi non sono negoziabili”.

Ucraina-Russia, le richieste di Putin: la minaccia nucleare

In conferenza stampa a Mosca il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito quanto va dicendo da tempo: l’adesione dell’Ucraina alla Nato e il suo possibile dotarsi di armi nucleari rappresenta un pericolo per la sicurezza della Russia.

“L’Ucraina ha avuto, nel suo passato sovietico, competenze nucleari molto vaste, in termini di reattori, tecnologia, conoscenze, specialisti. Sarebbe molto facile dotarsi di armi nucleari rispetto ai Paesi che devono iniziare da zero”, ha detto Putin.

“Non sono in grado di arricchire l’uranio – ha continuato – ma è solo una questione di hardware, non è un problema che non siano in grado risolvere. Quanto ai sistemi di lancio di queste potenziali armi nucleari, hanno vecchi missili sovietici che possono colpire obiettivi a centinaia di chilometri di distanza”.

“Se l’Ucraina si doterà di armi nucleari tattiche – ha detto – sarà una minaccia strategica per la Russia. Ed è quello che consideriamo ora. Una volta che hai una capacità di lancio di cento chilometri, poi ce l’hai di duecento, poi di trecento. Mosca sarebbe a portata di un missile nucleare. È per questo che consideriamo la questione tanto seriamente”.

Per questo per il presidente russo “la soluzione migliore” sarebbe la smilitarizzazione dell’Ucraina e la sua rinuncia “all’ambizione di aderire alla Nato”.

Ucraina-Russia, le richieste di Putin: Donbass e Crimea

Non solo: Putin chiede all’Ucraina di riconoscere l’annessione della Crimea alla Russia e l’indipendenza delle due autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk. Nel suo discorso però lo “zar” ha introdotto una importante novità che può portare ad un’ulteriore escalation militare.

Putin ha affermato che la Russia ha riconosciuto la sovranità delle due repubbliche di Donetsk e Luhansk secondo i confini previsti “quando erano parte dell’Ucraina”. “Riconosciamo la loro costituzione – ha detto – e nelle costituzioni, i confini sono definiti entro i confini delle regioni di Donetsk e Luhansk, al momento in cui erano parte dell’Ucraina”.

Ciò significa il riconoscimento non soltanto dei territori occupati dal 2014 dai separatisti filorussi ma dell’insieme dei due Oblast (le regioni ucraine) di Donetsk e Luhansk, che comprendono zone ancora sotto il controllo di Kiev, tra cui l’importante porto di Mariupol.

Anche per questo Putin è rimasto ambiguo sulle  prossime mosse di Mosca nel Donbass: “L’ingresso dell’esercito russo dipenderà dalla situazione sul terreno”, ha spiegato. Ma nel frattempo si è fatto autorizzare dal Senato a usare la forza militare al di fuori dei confini russi con l’invio delle cosiddette truppe di “peacekeeping” in territorio ucraino.

Ucraina-Russia: la risposta di Kiev

Dopo il riconoscimento dell’indipendenza delle due repubbliche separatiste del Donbass (riconosciute anche dalla Siria di Assad), il Cremlino si aspetta dal governo ucraino la rottura delle relazioni diplomatiche e ha ordinato l’evacuazione delle sue rappresentanze diplomatiche in Ucraina.

Kiev ha risposto alle pretese russe assicurando che le forze ucraine non si ritireranno dal Donbass e dalla linea di demarcazione con i territori occupati dai separatisti filorussi.

LO SPECIALE SULLA CRISI IN UCRAINA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato al Parlamento di Kiev che intende richiamare nell’esercito i riservisti per un periodo straordinario di fronte alla minaccia dell’invasione russa, escludendo però una mobilitazione generalizzata della popolazione.

Fonte foto: ANSA
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