Ucraina, messaggio drammatico del presidente Zelensky: "Lasciati soli, sono l'obiettivo dei russi: resto qui"
Volodymry Zelensky, presidente dell'Ucraina, ha rivolto un messaggio drammatico al suo Paese e ha criticato l'Occidente: "Lasciati soli a combattere"
Dopo Vladimir Putin e Joe Biden tocca a Volodymry Zelensky rivolgersi alla propria nazione. Il presidente dell’Ucraina ha parlato nella notte tra giovedì 24 febbraio e venerdì 25 febbraio, con sullo sfondo l’aumento degli attacchi della Russia nei confronti del suo Paese. Un messaggio drammatico, che suona come una critica nei confronti di Europa e Stati Uniti: “Lasciati soli. Andare via? Sono l’obiettivo numero uno dei russi: resto qui”.
Zelensky: “Resto qui, sono l’obiettivo numero uno della Russia”
Ad annunciare l’ingresso di “forze nemiche di sabotaggio” nella capitale dell’Ucraina, Kiev, è stato lo stesso presidente, Volodymry Zelensky.
Poi ha aggiunto: “Sono entrate a Kiev, ma io resto qui. Anche se la Russia mi ha identificato come obiettivo numero uno e i miei familiari come obiettivo numero due. Il destino del Paese dipende dai nostri soldati e dal nostro popolo”.
Il bilancio di Zelensky: quanti morti e feriti nel primo giorno di guerra in Ucraina
Zelensky ha poi dichiarato, intorno alla mezzanotte italiana tra giovedì 24 febbraio e venerdì 25 febbraio, che dall’inizio dell’invasione russa sono morti 137 militari ucraini. I feriti sono 316: “Purtroppo, secondo le stime preliminari oggi abbiamo perso 137 nostri eroi, inclusi 10 ufficiali. 316 sono rimasti feriti”. Un bilancio delle prime 24 ore.
Poi ha spiegato che le forze russe hanno preso di mira anche le aree civili, aggiungendo che la Putin dovrà “parlare” con l‘Ucraina “prima o poi” per porre fine ai combattimenti. “Prima inizia questa conversazione, minori saranno le perdite per la Russia stessa”, e ha poi elogiato la popolazione per l'”eroismo” dimostrato finora di fronte all’avanzata russa.
Zelensky e l’accusa all’Occidente: “Ucraina lasciata sola a combattere”
Ma il passaggio più duro delle dichiarazioni di Zelensky ruota intorno all’accusa all’Occidente: “L’Ucraina è stata lasciata sola a combattere la Russia. Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all’Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura”, ha detto in un video pubblicato sul sito della presidenza ucraina.
In un tweet, Zelensky aveva lanciato un appello: “Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra. Difendiamo la nostra libertà, la nostra terra. Abbiamo bisogno di un’assistenza internazionale efficace. Ne ho discusso con (il presidente della Polonia, ndr) Andrzej Duda. Mi appello ai ‘Nove di Bucarest’ per aiuti alla Difesa, sanzioni, pressioni sull’aggressore. Insieme dobbiamo portare la Russia al tavolo dei negoziati. Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra”. Il cosiddetto gruppo dei ‘Nove di Bucarest’ è formato da Romania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia.
Zelensky e il messaggio ai russi che protestano contro Putin: “Vi vediamo”
Parole anche per i cittadini russi che, in patria, manifestano contro la decisione di Putin di invadere l’Ucraina.
Zelensky li ha esortati a protestare contro Putin: “Ai cittadini della Federazione Russa che stanno uscendo per protestare: vi vediamo. E questo significa che ci avete ascoltato. Questo significa che credete in noi. Combattete per noi. Combattete contro la guerra”, il suo messaggio.