Ucraina, la partita a scacchi tra Russia e Nato. Colloquio Scholz-Putin, l'apertura al dialogo di Biden
Il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno avuto un colloquio a margine del quale sono emersi nuovi sviluppi
Prosegue a colpi di repliche e controrepliche la crisi tra Ucraina e Russia. Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz al Cremlino, a margine del quale è emersa una volontà di impegnarsi da entrambe le parti per “un’ulteriore cooperazione benefica e pragmatica”. Dalla Casa Bianca il presidente statunitense Joe Biden ha affermato che gli Stati Uniti sono pronti a “negoziare accordi scritti con la Russia”.
- Ucraina e Russia, l'apertura al dialogo di Joe Biden
- Colloquio Scholz-Putin, cosa si sono detti i due leader
- Ucraina e Russia, il ritiro delle truppe e la smentita della Nato
- Ucraina e Russia, la battuta di Putin sull'invasione russa
- Ucraina e Russia, Zakharova: "Imbarazzati e annientati senza sparare un colpo"
Ucraina e Russia, l’apertura al dialogo di Joe Biden
“Siamo desiderosi di negoziare accordi scritti con la Russia”, di proporre “nuove misure sul controllo degli armamenti e sulla trasparenza”: lo ha detto il presidente statunitense Joe Biden parlando alla Casa Bianca dopo gli ultimi sviluppi sulla crisi ucraina.
Biden ha dichiarato che alla diplomazia deve essere data “ogni possibilità di avere successo”, rassicurando di non voler “destabilizzare la Russia”.
Il presidente statunitense ha detto che “gli Usa sono preparati, a prescindere da quello che accade”, e “un attacco all’Ucraina resta sempre possibile”, anche perché “non è stato ancora verificato in questa fase” un ritiro delle truppe russe dai confini con l’Ucraina.
“Se la Russia attacca l’Ucraina, sarà una guerra frutto di scelta” ma “le sanzioni sono pronte“, ha aggiunto Biden.
Colloquio Scholz-Putin, cosa si sono detti i due leader
Durante la conferenza stampa congiunta tenutasi dopo il colloquio tra i due leader, Scholz ha affermato che la sicurezza dell’Europa “non può essere costruita contro la Russia ma in cooperazione con la Russia“, lasciando dunque intendere che la via della diplomazia è ancora percorribile.
Il capo del Cremlino ha però chiosato: “Non accetteremo mai l’allargamento della Nato fino ai nostri confini, è una minaccia che noi percepiamo chiaramente”. Tuttavia Putin ha ribadito che la Russia non vuole una guerra, e che ci sono dei margini di dialogo con l’Alleanza al netto di risposte che “non soddisfano le nostre richieste (della Russia, ndr)”.
Scholz ha aggiunto che nonostante la preoccupazione per le “tante truppe presenti al confine” con l’Ucraina, “è importante che non ci siano guerre. Dobbiamo trovare una soluzione pacifica affrontando tutti i temi di sicurezza e portare avanti un processo di dialogo nella reciprocità”, ha aggiunto il cancelliere.
Ucraina e Russia, il ritiro delle truppe e la smentita della Nato
In giornata si sono susseguite le notizie di un ritiro delle truppe russe dai confini ucraini, confermate dal ministero della Difesa di Mosca, come riporta l’agenzia Tass. I contingenti erano stati schierati per delle esercitazioni, al termine delle quali hanno iniziato a rientrare nelle proprie basi.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha però spiegato che il ritiro delle truppe era “pianificato” e “non dipende dall’isteria occidentale“. Ha inoltre definito “terrorismo mediatico” le notizie diffuse in Occidente circa la presunta invasione russa.
Come riferisce l’agenzia Tass, inoltre, Lavrov ha riconosciuto che gli Usa e la Nato hanno dato una risposta “positiva” ad “alcune delle iniziative” russe “sulla sicurezza” che erano state “respinte per lungo tempo”.
Dal canto suo, la Nato ha smentito le notizie del rientro delle truppe russe. Il generale della Nato Kens Stoltenberg ha affermato che “non ci sono segnali sul terreno che la Russia stia riducendo le truppe ai confini dell’Ucraina”. Tuttavia, ha riconosciuto che “ci sono segnali da Mosca che la diplomazia deve continuare e questo è materia per un cauto ottimismo”.
Ucraina e Russia, la battuta di Putin sull’invasione russa
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha inoltre rivelato ai reporter un dettaglio sul presidente russo: a volte Putin “scherza” sugli allarmi degli Usa e dell’Alleanza circa un’ipotetica invasione russa in Ucraina, e “ci chiede di controllare se hanno pubblicato l’ora esatta in cui comincerà la guerra“.
Peskov ha inoltre aggiunto: “Per noi è impossibile capire la follia di questa informazione maniacale” da parte degli americani.
Ucraina e Russia, Zakharova: “Imbarazzati e annientati senza sparare un colpo”
Anche Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha commentato le notizie diffuse negli ultimi giorni dagli Usa in un post su Facebook: “La data del 15 febbraio del 2022 entrerà nella Storia come il giorno del fallimento della propaganda di guerra da parte dell’Occidente. Imbarazzati e annientati senza sparare un colpo”, ha scritto, smentendo quindi l’intelligence Usa che aveva previsto un’invasione russa per il 16 febbraio.