Ucciso a Nola nel parcheggio del centro commerciale, omicidio dopo litigio per la gomma bucata e aiuto negato
Le indagini della polizia hanno chiarito la dinamica dell'omicidio del 28enne ucciso a Nola nel parcheggio del centro commerciale
Emergono ulteriori dettagli sull’omicidio di Domenico Esposito, il 28enne ucciso a Nola nel parcheggio del centro commerciale Vulcano Buono nel pomeriggio di sabato 29 luglio 2023. Stando a quanto emerso, infatti, il giovane sarebbe stato ucciso al termine di una lite con una guardia giurata 20enne per un aiuto negato.
La gomma bucata e l’aiuto negato
Una gomma bucata, una richiesta di chiarimenti e un aiuto negato, poi il litigio conclusosi con l’accoltellamento e la morte del 28enne. Sarebbe questa la ricostruzione della polizia sull’omicidio di Domenico Esposito, avvenuto sabato pomeriggio nel parcheggio Ischia del centro commerciale Vulcano Buono di Nola.
Il 28enne, secondo quanto emerso, avrebbe infatti trovato uno pneumatico della sua auto forato, così avrebbe chiesto spiegazioni sull’accaduto alla guardia giurata 20enne che, di lì a poco, sarebbe diventato il suo omicida. Dopo aver cercato di capire quanto successo, Esposito avrebbe chiesto una mano al 20enne per la sostituzione della gomma, ma al suo rifiuto sarebbe partito il pesante litigio.
Dopo essere entrati in contatto, ricostruiscono le forze dell’ordine, il 20enne avrebbe quindi estratto il coltello e ferito Esposito più volte, con una coltellata al petto che sarebbe risultata fatale e mortale al 28enne.
Le indagini e l’arresto
Subito dopo l’omicidio di Esposito le forze dell’ordine accorse sul posto si sono messe al lavoro per cercare di chiarire quanto accaduto, con il killer che in un primo momento non sarebbe stato trovato.
Il 20enne, addetto alla sicurezza del centro commerciale, aveva infatti fatto perdere le tracce di sé e soltanto grazie ad alcune testimonianze e la visione dei video delle telecamere di sicurezza è stato possibile rintracciarlo.
La confessione del 20enne
Fermato dalle forze dell’ordine, la guardia giurata ha subito confessato l’omicidio. Gli agenti, infatti, dopo averlo interrogato hanno raccolto la testimonianza in cui il 20enne, senza nascondersi, ha ammesso di aver ucciso Esposito.
Lo stesso giovane, residente a Secondigliano, avrebbe quindi fornito le informazioni necessarie agli agenti per confermare l’ipotesi del litigio che, in un primo momento, era stato considerato per una precedenza mancata all’interno del parcheggio o, avevano riferito altri, per un posteggio “rubato” da un giovane. Nulla di tutto ciò, col 20enne che ha chiarito tutto alle forze dell’ordine.