Uccide il figlio di 7 anni a Varese, svelato retroscena sull'omicidio: "Daniele non voleva andare dal padre"
L'omicidio del piccolo Daniele poteva essere evitato, come sottolinea la famiglia materna, visti i precedenti di Davide Paitoni, un uomo violento
“Il bambino non voleva andare. Noi abbiamo sbagliato a portarlo dal papà. Ma lui aveva il permesso del giudice”. Sono queste le parole che il nonno materno del piccolo Daniele ha affidato ai microfoni del Corriere della Sera affacciandosi alla villetta di Gazzada Schianno, in provincia di Varese, dove Davide Paitoni ha tentato di commettere un secondo omicidio.
Dalle parole del nonno, dunque, emerge un rapporto conflittuale tra il padre e il bimbo, vittima della furia omicida del genitore, già noto alle forze dell’ordine.
Uccide il figlio di 7 anni a Varese, ai Carabinieri ha gridato: “Sparatemi”
La vicenda ormai è finita su tutte le prime pagine. Il 40enne, nonostante i precedenti penali e le accuse di violenza, aveva il permesso di passare il Capodanno con il figlio. Dopo averlo ucciso con un fendente alla gola, ha nascosto il corpicino nell’armadio e si è recato a Gazzada Schianno per fare lo stesso con la ex moglie, che però è sopravvissuta alle coltellate.
Tante le domande e i dubbi legati a questa terribile vicenda. A iniziare dai messaggi vocali inviati da Davide Paitoni alla 36enne dopo averla attaccata. “Daniele è al sicuro, ti ho aggredita per punirti perché mi hai rovinato la vita e perché volevi portarmi via mio figlio“.
Che però era già morto, considerando che il ritrovamento del cadavere avveniva poco dopo, mentre l’omicida era ancora in fuga verso i boschi, dopo aver lasciato la sua Golf a bordo strada vicino al colle di Sant’Elia. Durante la cattura l’uomo avrebbe gridato agli uomini dell’Arma: “Sparatemi“.
Uccide il figlio di 7 anni a Varese, i precedenti penali di Davide Paitoni
Il 26 novembre Davide Paitoni aveva tentato di uccidere un collega con un taglierino. Dopo l’arresto, per lui erano scattati i domiciliari.
Nell’ordinanza di custodia si fa accenno agli altri carichi pendenti per maltrattamenti e lesioni, avviati su segnalazione proprio della ex moglie. Tuttavia il pericolo riscontrato dal gip, e da lì la scelta della misura cautelare, era quello di inquinamento delle prove.
Uccide il figlio di 7 anni a Varese, perché aveva la custodia del figlio
Per questo il 40enne aveva ricevuto il 6 dicembre il via libera per vedere il figlio e la sua ex moglie durante la detenzione a casa del padre, a Morazzone, dove è avvenuto l’efferato omicidio del piccolo Daniele.
La famiglia della madre del bimbo, ucciso a soli 7 anni, oggi lamenta di non essere stata ascoltata, e che la tragedia era già stata annunciata dai precedenti del 40enne, violento e consumatore abituale di droga.