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CRONACA NERA

Trovati i cadaveri di madre e figlio a Bologna, l'ipotesi è di omicidio-suicidio tramite uso di un fucile

L'arma del delitto è un fucile da caccia, regolarmente detenuto dal 72enne, che l'avrebbe utilizzata per sparare alla madre e poi togliersi la vita

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

Un presunto caso di omicidio-suicidio si sarebbe verificato in centro a Bologna. I cadaveri di un uomo e della madre sono stati ritrovati all’interno di un appartamento con dei segni di arma da fuoco. A dare l’allarme alle forze dell’ordine è stato il figlio dell’uomo.

Il ritrovamento dei corpi

I cadaveri di due persone sono stati trovati all’interno di un appartamento in centro a Bologna, in via Marzabotto.

Si tratta di un uomo di 72 anni e della madre di 94 ed entrambi presentano sul corpo dei segni di arma da fuoco.

Via Marzabotto, in centro a Bologna, dove è avvenuto il presunto omicidio-suicidio

A trovare i corpi all’interno dell’appartamento è stato il figlio dell’uomo, che ha dato l’allarme e allertato le forze dell’ordine.

L’ipotesi è che si sia trattato di un omicidio-suicidio: l’uomo avrebbe sparato all’anziana madre con un fucile da caccia e si sarebbe poi tolto la vita con la stessa arma. Sembra che il fucile fosse detenuto regolarmente dal 72enne.

Sul posto è arrivata la Polizia, per svolgere rilievi e le indagini necessari.

Altro caso a Benevento

Qualche settimana prima, il 3 luglio, un uomo di 73 anni e il figlio di 39 erano stati trovati morti all’interno della loro casa a San Marco dei Cavoti, in provincia di Benevento.

Anche in quel caso, l’ipotesi degli inquirenti era che si fosse trattato di un omicidio-suicidio: secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato l’anziano a sparare al figlio, per poi rivolgere l’arma contro di sé.

A lanciare l’allarme erano stati dei vicini di casa, che hanno sentito degli spari provenienti dall’abitazione.

Omicidi in famiglia

Secondo i dati Istat, nel 2021 la maggior parte degli omicidi viene commessa all’interno dei nuclei familiari e a farne le spese sono soprattutto le donne.

Le vittime uccise in una relazione di coppia o in famiglia erano state 139, quasi la metà degli omicidi totali, di cui 39 uomini e 100 donne.

Tra queste, quasi il 60% delle donne è vittima di un partner ex partner: 57,8% nel 2020 e 61,3% nel 2019.

Il report evidenzia che la il movente principale degli assassinii è legato a “lite, futili motivi, rancori personali”, per circa il 45,9%. Al secondo posto, invece, con l’11,6% figurano i “motivi passionali”.

Fonte foto: iStock

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