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TikTok Lite riceve l'ultimatum dalla Commissione europea: l'app che paga utenti per vedere video è "tossica"

TikTok ha a disposizione 24 ore per rispondere alla Commissione Europea su una versione dell'app, chiamata Lite, che paga gli utenti per vedere video

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Proprio in questa settimana la nuova versione di TikTok, chiamata Lite, è stata lanciata in Francia e Spagna. L’app paga gli utenti per le visualizzazioni dei video, una dinamica che la Commissione Europea ha definito “tossica”, lanciando un ultimatum al Social, che ha ora a disposizione 24 ore per rispondere e chiarire la propria posizione.

TikTok Lite arriva in Europa

Dai giorni scorsi chi si trova in Francia o in Spagna ha la possibilità di scaricare sul proprio smartphone una nuova app, chiamata TikTok Lite, disponibile già da mesi sul mercato orientale.

Questa nuova app, che fa parte della famiglia di TikTok, è una copia “semplificata” del famoso social che sta ricevendo critiche un po’ in tutto il mondo, che ha però una differenza sostanziale rispetto alla versione standard: la possibilità per gli utenti di venir pagati.

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Un tweet di Thierry Breton, membro della Commissione Europea, la quale ha chiedo a TikTok chiarimenti sull’app Lite, che paga gli utenti per guardare video

Su TikTok Lite è infatti disponibile una funzionalità così spiegata sull’app: “Potrai prendere parte a varie attività entusiasmanti che ti consentiranno di accumulare punti, che potranno poi essere scambiati con premi”. Attività come, ad esempio, guardando o mettendo like ai video. Un punto sul quale la Commissione Europea ha deciso di vederci chiaro.

La Commissione Europea contro l’app

I pochi centesimi di ricompensa concessi dall’app agli utenti ha attirato l’attenzione della Commissione Europea, con il commissario Thierry Breton che ha paragonato la funzione alle “sigarette leggere”, domandandosi se, allo stesso modo, anche l’app possa portare “altrettanta dipendenza e tossicità”.

Una delle preoccupazioni principali riguarda poi l’impatto sulla salute mentale dei bambini, sicché la Commissione ha affermato di volere informazioni “sulle misure che la piattaforma ha messo in atto per mitigare tali rischi sistemici”.

Una richiesta giunta sotto forma di un ultimatum di 24 ore, entro le quali la piattaforma dovrà chiarire le perplessità dell’UEsecondo le quali il programma di ricompensa è un “approccio completamente diverso” per perseguire l’obiettivo dei social media di mantenere le persone all’interno della propria piattaforma.

TikTok in difesa della propria app

TikTok ha già fatto sapere di essere “in contatto diretto con la Commissione per quanto riguarda questo prodotto e risponderemo alla richiesta di informazioni”, sottolineando comunque che il tempo massimo di visualizzazione giornaliero idoneo per i premi è di un’ora, e gli utenti non potranno guadagnare più di circa un euro al giorno.

Uno dei problemi, evidenziato anche dal quotidiano francese Le Monde, è che gli utenti possono guadagnare premi solo sui video suggeriti dai loro feed algoritmici, non su quello che cercano specificamente: “Viene premiata solo la visualizzazione dei contenuti proposti dall’applicazione”.

TikTok ha quindi 24 ore per presentare una valutazione dei rischi di TikTok Lite, dopodiché avrà tempo fino al prossimo 26 aprile per rispondere a tutte le perplessità espresse dalla Commissione Europea.

Fonte foto: 123RF

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