Tensioni nella maggioranza dopo il Dpcm: trema il governo Conte
Parallelamente agli scontri tra manifestanti e polizia in diverse città d'Italia, il nuovo Dpcm ha innescato tensioni anche al governo
Le nuove restrizioni imposte dal Dpcm del 24 ottobre hanno sollevato un’ondata di malcontento che nella serata di lunedì sono sfociate in violenti scontri e guerriglie urbane in diverse città d’Italia. Ma gli attriti sono palpabili anche all’interno della maggioranza, con Renzi che ha sfidato il premier Conte intimandolo a modificare il Dpcm.
Dpcm, l’attacco di Renzi
Nella sua e-news, come riporta l’Ansa, Matteo Renzi ha scritto: “Mentre si chiedono (ancora) sacrifici, sarebbe molto utile, secondo me, che il Governo chiarisse questi punti. E ci spiegasse quali sono i dati scientifici e le analisi sui quali si prendono le decisioni: i dati scientifici, non le emozioni di un singolo ministro“.
“Chiederemo che il Presidente Conte valuti di seguire la stessa strada intrapresa dal Presidente dell’Alto Adige, che ha firmato un’ordinanza che prevede che i ristoranti siano aperti fino alle 22“, ha chiosato Renzi.
La replica di Zingaretti
All’invettiva del leader di Italia Viva ha replicato il segretario del Pd Nicola Zingaretti durante la direzione del partito: “È sempre stato sbagliato, ma ora stare con i piedi in due staffe è eticamente intollerabile. In gioco c’è la vita delle persone. L’Italia si aspetta da chi ha responsabilità di governo serietà e autorevolezza”.
E ancora: “Penso che non siano mai stati seri quei partiti che la sera siedono ai tavoli del governo e la mattina organizzano l’opposizione rispetto alle decisioni prese la sera precedente”.
Zingaretti ha però deposto le armi, invitando gli alleati a rimanere uniti in un momento storico ancor più delicato della crisi di governo dell’anno scorso: “Il patto di legislatura non solo non perde di attualità, ma diventa importante. C’è bisogno di coesione e coerenza“.
La posizione del M5s
Il M5s, nelle parole di Vito Crimi, ha fatto eco all’appello di Zingaretti: “La fase estremamente difficile che sta attraversando il Paese impone il massimo spirito di unità e di collaborazione, sia nel governo che con le forze di opposizione”.
“In particolare ai partiti della maggioranza dico che, al di là delle singole idee o posizioni, è indispensabile mettere da parte ciò che divide e lavorare alle soluzioni di cui il Paese ha bisogno. Abbiamo il dovere di agire nell’esclusivo interesse degli italiani, non solo per i giorni a venire ma anche in vista degli anni di lavoro che ancora ci attendono”, ha concluso Crimi in una nota.
L’assist di Salvini verso Renzi
Nel frattempo, dalla vera opposizione è giunto l’assist di Matteo Salvini, che ha elogiato la posizione di Italia Viva: “Bene le parole di Renzi, vediamo se stavolta in Parlamento passerà ai fatti. La salute degli italiani viene prima di tutto, servono tamponi e cure a casa per aiutare gli ospedali”.
“Chiudere teatri e palestre, cinema e piscine, bar e ristoranti non ridurrà i contagi o salverà vite – ha sottolineato Salvini – ridurrà alla fame milioni di lavoratori. Conte ascolti gli italiani, venga in Parlamento e cambi l’ennesimo decreto inutile, fatto senza ascoltare nessuno. L’Italia merita rispetto e noi siamo pronti a costruire, basta con confusione, arroganza e incapacità”.