Studente 25enne di Termoli trovato morto in casa a Bologna, non si esclude malore: medico dispone autopsia
Tragedia a Bologna, dove è stato ritrovato deceduto uno studente di 25 anni. Tra le piste quella del malore improvviso. È stata disposta autopsia
Tragedia a Bologna, dove un giovane di 25 anni è stato ritrovato senza vita nell’appartamento che condivideva con il fratello maggiore. Lo studente di Termoli era tornato da alcuni giorni nella città per prendere un computer e alcuni indumenti. Non ci sono ipotesi certe sulla morte, tanto che non si esclude un possibile malore. Il medico legale ha disposto l’esame autoptico per stabilire le cause del decesso.
Morto studente di 25 anni
Il giovane di 25 anni si chiamava Gianmarco Aquilano ed era originario di Termoli. Si trovava a Bologna per studiare. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato dal fratello con cui condivideva l’abitazione (anche una donna di 44 anni è stata ritrovata senza vita a Varese).
Il fratello maggiore, rientrato nella notte del 28 aprile a casa, ha trovato Gianmarco a terra, deceduto. Non si esclude la pista di un malore (come è accaduto a un 63enne a Triste).
La causa della morte: aneurisma cerebrale
La giovane età fa subito pensare che non ci siano legami con malori improvvisi, ma non è sempre così. Infatti le prime ipotesi delle forze dell’ordine e del medico legale riportano a un malore improvviso.
Per capire la causa del decesso è stata richiesta l’autopsia. Per il medico legale potrebbe trattarsi si un aneurisma cerebrale. Per procedere con i funerali della giovane vittima del possibile malore, si dovranno attendere gli esiti delle analisi e il rientro del corpo.
Che cos’è l’aneurisma cerebrale
Un aneurisma cerebrale è un rigonfiamento che si verifica in una parete arteriosa nel cervello, causato da fattori congeniti o acquisiti come l’ipertensione, l’aterosclerosi o lesioni craniche.
Questi rigonfiamenti possono rimanere asintomatici o provocare gravi complicazioni se si rompono, causando un’emorragia cerebrale. La mortalità dipende dalla gravità della rottura dell’aneurisma e dalla rapidità con cui viene trattata.