Studente 12enne pestato dai bulli ad Anagni: una spedizione punitiva, la ricostruzione dell'aggressione
Il ragazzo di 12 anni finito all’ospedale per una rissa ad Anagni, colpito anche dopo esser svenuto
Le immagini delle telecamere di sicurezza presenti sul posto hanno svelato le dinamiche dell’aggressione ai danni di uno studente di 12 anni, pestato a sangue da alcuni bulli più grandi in piazza Cavour, dopo la lite nata durante una partita di pallone tra coetanei, in centro ad Anagni. Le parole della madre dall’ospedale.
L’aggressione in centro ad Anagni
Alessandro, studente di 12 anni abitante di Anagni, in provincia di Frosinone, si trova in ospedale dalla seconda settimana di marzo 2024.
È stato ricoverato a causa dei danni riportati a seguito di una brutale aggressione avvenuta in piazza Cavour, nel pieno centro del paese.
Autore della violenza è un ragazzo di 16 anni, fratello di un coetaneo con il quale la vittima, pochi minuti prima, aveva avuto una discussione.
Le telecamere di sicurezza della piazza hanno svelato le dinamiche dell’incidente, raccontate da Mattino Cinque.
Alessandro, impegnato in una partita a calcio tra amici, avrebbe involontariamente lanciato il pallone ai piedi di un suo coetaneo, seduto al bar poco distante in compagnia della fidanzatina.
Il ragazzino avrebbe in un primo momento provocato verbalmente Alessandro, per poi passare a qualche lieve spinta. Alessandro, a questo punto, si sarebbe allontanato per tornare dagli amici.
Poco tempo dopo in piazza è arrivato il fratello maggiore del ragazzo, di 16 anni, che avrebbe istigato i due 12enni allo scontro.
Di fronte al loro rifiuto, il 16enne avrebbe sferrato un pugno ad Alessandro, colpendolo sul viso.
E i colpi, tra pedate e calci anche in pieno volto, sono proseguiti anche dopo che la vittima si trovava già riversa a terra.
A interrompere la violenza sono stati dei turisti che si trovavano in quel momento a passare di lì, che hanno sedato la lite e chiamato prontamente i soccorsi.
Le parole della mamma dall’ospedale
Il ragazzo si trova attualmente ricoverato all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove nella mattina di martedì 12 marzo è stato sottoposto a un intervento chirurgico per curare il setto nasale rotto.
Seguiranno altri interventi resi necessari dalle fratture multiple riportate, cui seguirà la ricostruzione dell’arcata dentale superiore.
Dall’ospedale arrivano le prime dichiarazioni della madre Irene, intervistata dai microfoni di Repubblica.
“Non c’è un motivo, non c’è una ragione legata all’aggressione”, ha spiegato la donna, sottolineando la gratuità dell’aggressione:
Non si sono fatti problemi a colpire mio figlio anche quando con un cazzotto lo avevano già gettato a terra privo di sensi.
La madre prosegue raccontando che il figlio “era seduto su una panchina quando un coetaneo ha iniziato a provocarlo per litigare, poi è tornato con altri cinque ragazzi più grandi che lo hanno aggredito in branco”.