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Strage di Paderno Dugnano, i primi giorni in carcere del 17enne che ha ucciso la famiglia: il suo desiderio

Il ragazzo responsabile della strage di Paderno Dugnano ha espresso alcuni desideri nei suoi primi giorni in carcere

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Ritornare a studiare. Il 17enne responsabile della strage di Paderno Dugnano sta passando i primi giorni in carcere con il desiderio di superare l’esame di riparazione di matematica e accedere al quinto anno del liceo.

I primi giorni in carcere dell’autore della strage di Paderno Dugnano

Il 17enne responsabile della strage di Paderno Dugnano, in cui ha ucciso il fratellino di 12 anni, il padre e la madre, ha passato i primi giorni al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano.

Il ragazzo è stato descritto come provato dai molti interrogatori a cui ha preso parte negli ultimi giorni ma completamente lucido: “Sa che non è un sogno e che è tutto reale” ha dichiarato la procuratrice per i minori Sabrina Ditaranto.

Fiori presso la casa dove è avvenuta la strage

Anche il cappellano del Beccaria ha incontrato il ragazzo. È stato l’ultimo a fargli visita durante la giornata di ieri. I due avrebbero parlato a lungo, riporta il Corriere della Sera, e il 17enne si sarebbe anche confessato.

Il colloquio con l’avvocato

Anche l’avvocato del 17enne responsabile della strage di Paderno Dugnano ha fatto visita al suo assistito in carcere e ha accennato per la prima volta al pubblico una linea difensiva da incardinare in vista del processo.

Secondo il legale del ragazzo, le numerose coltellate che le vittime hanno subito dimostrerebbero che il giovane abbia agito di impulso e non spinto da un desiderio premeditato. Aspetto quest’ultimo che sta ancora venendo investigato dai carabinieri.

L’avvocato ha anche soddisfatto una delle richieste che il 17enne aveva fatto nel momento del suo ingresso in carcere: quella di poter leggere alcuni libri

L’esame di riparazione di matematica

Tra i testi portati dall’avvocato del 17enne in carcere c’erano anche quelli scolastici, in particolare quelli di matematica. Il giovane avrebbe infatti dovuto sostenere lunedì l’esame di riparazione per accedere all’ultimo anno di liceo scientifico.

Anche il cappellano del carcere minorile di Milano Cesare Beccaria ha confermato che uno dei desideri del ragazzo è avere la possibilità di continuare a studiare e di frequentare l’ultimo anno di liceo.

Altra richiesta giunta dal responsabile della strage di Paderno Dugnano è la possibilità di vedere i parenti che gli sono rimasti, tra cui gli zii e i nonni.

Fonte foto: ANSA

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