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Il Papa apre la seconda Porta Santa al carcere di Rebibbia per il Giubileo: è la prima volta nella storia

Papa Francesco si è recato presso il carcere romano di Rebibbia in occasione del Giubileo, dove ha aperto la seconda Porta Santa

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Per la prima volta nella storia, la Porta Santa del Giubileo si apre all’interno di un carcere. Un gesto simbolico voluto da Papa Francesco, che ha bussato all’uscio di bronzo della cappella dell’istituto penitenziario di Rebibbia, a Roma. “Ho voluto che ognuno di noi, tutti che siamo qui, dentro e fuori, avessimo la possibilità di spalancare le porte del cuore” sono state le parole del Pontefice.

Papa Francesco fa visita a Rebibbia

È la prima volta nella storia della Chiesa Cattolica che una delle Porte Sante del Giubileo viene aperta all’interno di un carcere.

Nella mattina del 26 dicembre, Papa Francesco ha fatto visita all’istituto detentivo di Rebibbia, nella Capitale.

Bergoglio al carcere di RebibbiaFonte foto: ANSA
Papa Francesco

Il Pontefice ha varcato la seconda Porta Santa, dopo quella aperta in Vaticano la Vigilia di Natale: l’uscio di bronzo della cappella della prigione.

A differenza di quanto accaduto nella basilica di San Pietro, Bergoglio ha stavolta varcato l’uscio in piedi e non in sedia a rotelle.

“Ho voluto che la seconda Porta Santa fosse qui, in un carcere. – ha affermato il Papa prima di aprirla – Ho voluto che ognuno di noi, che siamo qui dentro e fuori, avessimo la possibilità di spalancare le porte del cuore e capire che la speranza non delude”.

I detenuti alla messa di Santo Stefano

Il Papa ha poi tenuto una messa all’interno della Chiesa del carcere di Rebibbia, alla presenza di circa 300 persone, di cui un centinaio di detenuti.

Presente anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Mentre il vicepremier Tajani ha commentato su X la scelta del Pontefice: “La decisione del Papa di aprire la porta Santa a Rebibbia impegna tutti noi ad affrontare il tema carceri. […] La pena è privazione della libertà, non della dignità”.

Nel corso dell’omelia, Bergoglio ha invitato i detenuti alla speranza: “Non perdere la speranza: questo è il messaggio che voglio darvi, dare a tutti noi. La speranza mai delude”.

Spes non confundit (la speranza non delude) è anche il titolo della bolla di indizione del Giubileo, che il Pontefice ha dedicato proprio a chi si trova in carcere.

Bergoglio ha fatto appello per “forme di amnistia o di condono della pena”, chiedendo per i detenuti “percorsi di reinserimento” e “l’abolizione della pena di morte”.

Un tema, quello del carcere, ripreso anche durante la benedizione urbi et orbi del giorno di Natale: “Gesù attende i carcerati che, nonostante tutto, rimangono sempre figli di Dio”.

La Porta Santa del Giubileo

Nei giorni successivi verranno aperte altre Porte Sante nella città di Roma, nelle tre basiliche papali maggiori di San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura.

Spalancate per i fedeli anche le Porte Sante delle tre basiliche in Terra Santa: il Santo Sepolcro di Gerusalemme, la Natività di Betlemme e l’Annunciazione di Nazareth.

Papa Bergoglio ha inoltre concesso ai vescovi di tutto il mondo di aprire una Porta Santa nella propria chiesa o santuario, per permettere ai fedeli di “lucrare l’indulgenza” in occasione del Giubileo.

porta-santa-giubileo Fonte foto: ANSA
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