Steven Seagal choc, fedeltà a Putin: "Pronto a morire per lui". E può arruolarsi per la guerra in Ucraina
Potrebbe persino combattere in guerra contro l’Ucraina Steven Seagal, l’attore che ha giurato fedeltà a Vladimir Putin
Steven Seagal, attore statunitense, oggi 72enne, noto per la partecipazione a numerosi film d’azione tra gli anni ’80 e i ’90 si è da tempo trasferito in Russia, dove si è ben presto aggiunto al novero di sostenitori del presidente Vladimir Putin. Fin dal principio a favore dell’invasione dell’Ucraina, l’attore si è dichiarato persino disposto ad andare in guerra.
- Steven Seagal e il giuramento a Putin
- Pronto ad andare in guerra in Ucraina
- La storia di Seagal in Russia
Steven Seagal e il giuramento a Putin
L’attore Steven Seagal, lontano dagli schermi da ormai molti anni, si è riscoperto documentarista impegnato in temi politici.
Recentemente ha presentato il documentario In nome della giustizia, per cui ha visitato i territori ucraini occupati dalle forze armate russe, giungendo anche alla città di Mariupol.
L’opera mostra anche una lettera scritta dall’attore al leader russo Vladimir Putin, di cui Seagal si è sempre dichiarato grande sostenitore. “Ora vedremo quali sono i nostri compatrioti e i nostri amici e quali sono i nostri nemici” si legge nella missiva.
E i toni diventano ancor più enfatici: “Io sarò sempre dalla parte del mio presidente e combatterò al suo fianco. Sono pronto a morire se necessario”.
Pronto ad andare in guerra in Ucraina
Seagal ha dunque affermato di voler “combattere” al fianco di Putin. Non è chiaro se si trattasse, nelle intenzioni, di una frase metaforica.
Il partito dei Veterani di Russia, tuttavia, ha preso alla lettera le dichiarazioni di colui che ha combattuto spesso, ma solo su un set cinematografico.
“Vorremmo offrirle tutto il sostegno necessario in caso decidesse di prendere parte all’operazione speciale” ha scritto in una nota diffusa dall’agenzia Ria Novosti, il presidente del partito Ildar Reziapov.
La storia di Seagal in Russia
Se dovesse mai fare ritorno negli Stati Uniti, paese con cui ha rotto ogni legame, Seagal si troverebbe a pagare ingenti multe per violazioni fiscali e a confrontarsi con un possibile processo per accuse di violenza sessuale.
L’attore si è trasferito in Russia nel 2016, ottenendo ben presto la cittadinanza e facendosi, nel corso del tempo, uno dei testimonial di Mosca a livello mondiale.
Nominato rappresentante speciale del ministero degli Esteri per le relazioni umanitarie, lo scorso maggio Seagal è stato insignito da Putin dell’Ordine dell’Amicizia.
L’attore esperto di arti marziali era già stato al Cremlino in occasione del quinto insediamento del leader russo. “È il più grande leader del mondo, il più grande. – aveva commentato in quell’occasione – Il futuro? Con il presidente Putin sarà il migliore. Non vedo l’ora”.