Vladimir Putin premia l'attore americano Steven Seagal: aveva già avuto la cittadinanza onoraria nel 2016
Importante riconoscimento per l'attore americano Steven Seagal che non ha mai nascosto le sue simpatie per Putin
Importante riconoscimento per l’attore americano Steven Seagal da parte del presidente russo Vladimir Putin. Il capo del Cremlino, legato alla star americana da una profonda amicizia, ha deciso di conferire all’artista l’onorificenza dell’Ordine dell’Amicizia.
Seagal nell’Ordine dell’Amicizia di Putin
A riferire la notizia dell’onorificenza riconosciuta a Seagal è stata l’agenzia di stampa russa Tass, precisando che il riconoscimento è stato assegnato per quello che il decreto definisce il grande contributo allo sviluppo della cooperazione culturale e umanitaria internazionale.
L’attore, al quale è stata riconosciuta in passato la cittadinanza russa, nel novembre 2016 ottenne dallo stesso Putin il passaporto russo.
Seagal e la Russia, il rapporto
L’attore, il cui nonno paterno era originario della Russia, in passato è stato nominato rappresentante speciale del ministero degli Esteri di Mosca per le relazioni umanitarie con gli Usa e il Giappone. Sono forti infatti anche i suoi legami con il Paese del Sol Levante, dove visse da giovane e dove imparò l’arte marziale dell’Aikido, arrivando al grado di cintura nera di settimo dan e diventando responsabile di un centro di addestramento.
Seagal, che oggi ha 71 anni, non ha mai nascosto la sua ammirazione per Putin e dopo l’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina ha visitato soldati russi feriti nella regione di Mosca e prigionieri ucraini a Yelenovka, non lontano dal confine.
La star di “Under Siege” ha sostenuto anche l’annessione della Crimea da parte di Vladimir Putin. Seagal è stato anche visto in un video mentre visitava la prigione di Olenivka, in Donbass ad agosto.
In un video pubblicato sul sito di notizie russo della televisione del ministero della Difesa russo “Zvezda”, Seagal sarebbe anche stato sul fronte ucraino. Identificato come “rappresentante speciale del ministero degli Affari esteri della Federazione russa per le relazioni umanitarie tra Russia e Stati Uniti”, sembrava fungere da portavoce contro l’uso degli HIMARS da parte dell’Ucraina.