Sorelle uccise dal treno a Riccione, la procura chiude le indagini: la ricostruzione della tragedia
La Procura di Rimini ha chiesto l'archiviazione sul caso di Giulia e Alessia Pisano, le due sorelle travolte da un treno alla stazione di Riccione
È stata una tragica fatalità la morte di Giulia e Alessia Pisano, le sorelle di 17 e 15 anni di Castenaso (Bo) travolte da un treno alla stazione di Riccione la scorsa estate. È questa la conclusione a cui è giunta la Procura di Rimini che, a poco più di cinque mesi dalla tragedia, ha chiesto l’archiviazione dell’indagine.
- Sorelle uccise dal treno, la procura chiede l'archiviazione
- La ricostruzione della tragedia
- Smentiti gli hater
Sorelle uccise dal treno, la procura chiede l’archiviazione
Secondo quanto riporta Ansa, il pubblico ministero Giulia Bradanini della Procura di Rimini ha chiesto l’archiviazione del fascicolo aperto subito dopo la tragedia avvenuta la mattina del 31 luglio 2022 alla stazione ferroviaria di Riccione.
L’indagine, affidata alla polizia ferroviaria, era stata aperta per omicidio colposo, ma senza l’iscrizione di alcun indagato.
Stando agli accertamenti svolti in questi cinque mesi, le due ragazze non avevano assunto né droga né alcool. Non sarebbero emersi inoltre elementi che potessero far pensare ad un gesto estremo di entrambe o una delle due sorelle.
La richiesta di archiviazione è ora al vaglio del Gip. La famiglia delle ragazze, tramite l’avvocato Roberto Senis, ha fatto sapere che non si opporranno alla richiesta della Procura.
La ricostruzione della tragedia
Erano le 7 del mattino di domenica 31 luglio quando Giulia e Alessia furono travolte da un treno Frecciarossa a Riccione. Le due sorelle, dopo aver passato il sabato sera in un locale della Riviera, erano andate in stazione per tornare a casa a Castenaso, nel Bolognese.
Gli inquirenti hanno esaminato i dati della scatola nera del treno, scandagliato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e ascoltato diversi testimoni.
Due in particolare: un ragazzo conosciuto in discoteca e un altro che accompagnò le ragazze in stazione, prestandole anche il telefonino per chiamare il padre. Entrambi hanno descritto le due ragazze come completamente sobrie.
Le indagini hanno quindi escluso il suicidio e che qualcuno abbia spinto le sorelle sui binari. Scagionato da ogni responsabilità anche il macchinista del treno. È stata una tragica fatalità, provocata da una disattenzione o forse dalla stanchezza delle due giovani.
Smentiti gli hater
“Ora è ufficiale quel che già era noto. Giulia e Alessia non erano né sotto effetto di alcool né di droga. Io e la famiglia teniamo a sottolineare quello che è un dato di fatto alla luce delle tante illazioni riferite nelle ore drammatiche successive alla tragedia”, ha dichiarato l’avvocato Senis, legale della famiglia.
Il riferimento è ai tanti commenti, alcuni anche feroci, comparsi sui social nelle ore e nei giorni successivi alla tragedia, diretti alle due ragazze e al padre.
“Da questa tragedia il papà di Giulia e Alessia sta tentando di fare del bene con l’associazione che ha creato e dedicato alla figlie”, ha continuato Senis. “L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani nei confronti di comportamenti a rischio come quando si va a ballare e quando si va in auto”.