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Solo il Papa potrà dire se un'apparizione è "soprannaturale", colpo del Vaticano alla Madonna di Trevignano

Stretta del Vaticano sulle apparizioni soprannaturali: sarà il Papa ad avere l'ultima parola. La stoccata alla Madonna di Trevignano

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Paola Palazzo

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Su Virgilio Notizie si occupa di vari settori, dalla cronaca alla cultura, ma la sua più grande passione sono la moda e le tendenze. Durante il Master di Giornalismo alla Lumsa di Roma, muove i primi passi nelle redazioni di testate online e televisive. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali nazionali e locali

Sarà il Papa a stabilire la soprannaturalità di fenomeni e apparizioni. È quanto deciso dal Vaticano in una nuova stretta sul discernimento dei presunti eventi soprannaturali. Inevitabile il richiamo, seppur mai esplicitato nel documento, a Gisella Cardia, alias la “veggente” della Madonna di Trevignano, che da anni millanta di ricevere messaggi profetici da Gesù e Maria.

Nuove regole del Vaticano sui fenomeni soprannaturali

Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha emanato nuove norme per il discernimento dei presunti fenomeni soprannaturali, accentuando il controllo da parte di Roma e del Papa.

Queste direttive, spiega nell’introduzione il cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero, “non vogliono essere un tentativo di spegnere lo Spirito”, ma hanno l’obiettivo di garantire una gestione più rigorosa e attenta a tutela dei fedeli.

 Gisella Cardia, ‘veggente’ della Madonna di Trevignano 

Con queste regole, sottolinea, viene messa nero su bianco la necessità di intervenire in casi dove vi siano delle “criticità molto serie”, come “l’uso dei fenomeni soprannaturali per ottenere lucro, potere, fama, notorietà sociale, interesse personale, o compiere atti immorali”.

Di conseguenza ogni episodio o presunta apparizione richiederà un’approvazione definitiva del Papa, che avrà l’ultima parola sugli eventi soprannaturali.

Sei tipologie di verdetti sulle apparizioni

Il documento stabilisce sei tipologie di risposta per i casi esaminati. La risposta Nihil obstat” riconosce segni di azione dello Spirito Santo senza evidenziare criticità, mentre il “Declaratio de non supernaturalitate permette al Vescovo diocesano di dichiarare il fenomeno non soprannaturale, basandosi su prove concrete.

Le altre risposte includono la “Prae oculis habeatur, che indica la presenza di segni positivi ma anche di possibili rischi che necessitano di discernimento e dialogo, e il “Curatur“, che rileva significativi elementi critici ma riconosce anche “frutti spirituali” diffusi. In questi casi, si sconsiglia di vietare il fenomeno per non turbare i fedeli, ma di non incoraggiarlo attivamente.

La risposta “Sub mandato si applica quando le criticità sono legate a individui o gruppi che sfruttano il fenomeno per vantaggi economici o attività parallele alla pastorale ufficiale. In questi casi, la guida pastorale può essere affidata al Vescovo diocesano o a una persona delegata dalla Santa Sede.

Infine, c’è il “Prohibetur et obstruatur che viene adottato in presenza di rischi gravi. Qui, il Dicastero chiede al Vescovo di dichiarare pubblicamente l’inammissibilità del fenomeno e di fornire una catechesi per spiegare le ragioni della decisione.

Il caso della Madonna di Trevignano

Nel documento non viene esplicitato, ma questo irrigidimento da parte del Vaticano è senza dubbio influenzato da una lunga serie di episodi su presunti fenomeni soprannaturali.

Tra i più controversi quella di Gisella Cardia, pseudonimo di Maria Giuseppa Scarpulla, nota ai più come la ‘veggente’ che parla con la Madonna di Trevignano Romano.

Tutto è iniziato nel 2016 quando la donna affermò di aver visto lacrimare sangue una statuetta di una Madonna che aveva acquistato durante un viaggio a Medjugorje.

Da quel momento Cardia si è fatta portavoce di una serie di presunti episodi profetici e apparizioni mariniane – dalle stigmate alla moltiplicazione della pizza, passando per miracolose guarigioni –  che gli esperti hanno sempre smentito e da cui le gerarchie ecclesiastiche prendono le distanze.

Fonte foto: ANSA/MEDIASET

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