NOTIZIE
CRONACA NERA

Si schianta con il SUV a Limbiate vicino Monza e muore: testimoni parlano di sfida di velocità tra supercar

Il giovane che ha perso la vita non era alla guida del SUV. Alcuni testimoni hanno riferito di una gara di velocità con un'altra auto

Pubblicato: Aggiornato:

Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Incidente mortale a Limbiate nella sera di venerdì 7 luglio: Arnold Selishta ha perso la vita nello schianto di un SUV contro una rotonda, ma non era lui alla guida del veicolo. Testimoni riferiscono che la vettura potrebbe essere stata coinvolta in una sfida di velocità con un’altra auto. Le indagini stanno cercando di identificare inoltre la persona al volante, la quale potrebbe essere accusata di omicidio stradale.

Gli altri coinvolti

L’altro giovane di 18 anni che si trovava nell’auto con Selishta è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Niguarda di Milano per ricevere le cure necessarie.

Il 23enne, invece, ha deciso di rifiutare il trasporto ospedaliero, probabilmente per lievi ferite o per lo stato di shock causato dall’incidente.


L’incidente è avvenuto a Limbiate, non lontano da Monza. Il SUV si è schiantato contro una rotonda

Una sfida di velocità

Secondo testimonianze oculari, il SUV Range Rover su cui Selishta e altri due giovani di 18 e 23 anni viaggiavano sembrava essere coinvolto in una sfida di velocità con un’altra vettura.

Gli inquirenti stanno esaminando attentamente i telefoni cellulari delle persone presenti per verificare se la presunta gara sia stata ripresa e pubblicata sui social media.

Il caso di Casal Palocco

Il rimando della vicenda dell’incidente di Limbiate alla tragedia di Casal Palocco, che ha causato la morte del piccolo Manuel di 5 anni, è pressoché immediato.

Matteo Di Pietro, lo youtuber alla guida del SUV Lamborghini che ha colpito la Smart della famiglia di Manuel, è agli arresti domiciliari. Dall’ordinanza è emerso che il veicolo Lamborghini stava viaggiando ad una velocità molto elevata.

I passeggeri hanno chiesto a Di Pietro di rallentare, ma sembra che non abbia dato loro ascolto. Purtroppo, le telecamere che erano utilizzate per registrare i video non sono disponibili come prova.

La versione degli youtuber

La difesa degli youtuber TheBorderline ha cercato di incolpare la conducente della Smart, Elena Uccello, sostenendo che il loro SUV non stesse superando i limiti di velocità.

Tuttavia, l’ordinanza smentisce questa tesi, rivelando che il SUV Lamborghini stava viaggiando a circa 145 km/h su Via dei Pescatori e successivamente raggiungeva una velocità di 124 km/h prima dell’impatto con la Smart.

Si è anche scoperto che Di Pietro aveva noleggiato il veicolo con l’unico scopo di attirare l’attenzione dei giovani spettatori online e aumentare i profitti pubblicitari, mettendo a repentaglio la sicurezza e ignorando i limiti di velocità.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963