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CRONACA NERA

Si perde nei boschi a Pietralta vicino Ascoli durante la caccia ai funghi: trovato morto dopo ore di ricerche

La posizione dell'uomo è stata individuata grazie a un drone dei vigili del fuoco. La vittima è deceduta probabilmente per una caduta accidentale

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Una tragica scoperta è stata la sera di sabato 15 luglio nei boschi a sud-ovest di Pietralta di Valle Castellana. in provincia di Ascoli Piceno. Il corpo senza vita di un uomo di 63 anni è stato ritrovato a seguito di estese ricerche nei boschi. La vittima era partita insieme a due compagni provenienti da Ariccia, vicino Roma, ma i tre si erano separati e persi di vista durante la caccia ai funghi. Dopo ore di ricerche, l’uomo è stato ritrovato cadavere: si indaga sulle ragioni del decesso.

Disperso nei boschi

Una banale passeggiata nei boschi alla ricerca di funghi si è tramutata in tragedia. Dell’uomo, 63 anni, si erano perse le tracce nei boschi e così gli amici hanno allertato subito i soccorsi.

La squadra dei Vigili del Fuoco di Ascoli, affiancata da colleghi di Teramo, si è quindi impegnata in una difficile operazione di ricerca nel bosco di San Germone di Acquasanta Terme.


Il ritrovamento dell’uomo è avvenuto nei boschi di Pietralta, la confine fra le province di Teramo e Ascoli Piceno

L’auto abbandonata

Sono stati i pompieri di Teramo a individuare l’auto del disperso, parcheggiata nei pressi del confine tra le due province.

L’elicottero del Reparto Volo di Pescara, insieme a una squadra operativa, un autofurgone, droni e unità cinofile, sono stati tutti mobilitati per la ricerca. Tecnici del Soccorso Alpino e volontari della protezione civile si sono uniti agli sforzi per trovare il disperso.

Il ritrovamento

Dopo diverse ore di ricerca accurata, il corpo dell’uomo è stato localizzato grazie all’utilizzo di un drone speciale appartenente al Comando dei Vigili del Fuoco di Teramo. In base ai primi riscontri, l’uomo potrebbe essere deceduto a causa di una caduta accidentale.

Il drone, dotato di una sofisticata attrezzatura che può individuare con precisione la posizione di un telefono mobile, è riuscito a localizzare il cellulare della vittima, emulando le funzioni di una cella telefonica. L’esatta posizione è stata accertata grazie all’identificazione del codice Imsi (International Mobile Subscriber Identity).

I fratellini di Manfredonia

Le ricerche di persone disperse, negli ultimi tempi, non stanno producendo purtroppo risultati positivi. Martedì 11 luglio il tragico ritrovamento dei due fratellini di 6 e 7 anni dispersi a Manfredonia, in provincia di Foggia.

I bambini, di origine rumena, si erano allontanati di casa nel pomeriggio e nessuno era riuscito a trovarli. Purtroppo, durante la notte, i corpi dei due bambini sono stati rinvenuti morti all’interno di una vasca per l’irrigazione di un’azienda agricola nella zona di Fonterosa, tra Manfredonia e Zapponeta.

Disperso nel lago

Quattro giorni nel lago di Bracciano sono serviti invece per ritrovare il corpo privo di vita di un giovane di 19 anni, originario delle isole Mauritius.

Il giovane si era tuffato dalle acque del lago dal suo pedalò e era scomparso il 29 giugno. Il corpo è riemerso a 300 metri dalla riva e è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco.

Fonte foto: ANSA

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