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Vittorio Sgarbi sbotta coi giornalisti di Report sulla vicenda del quadro: "Ora mi tiro fuori l'ucc****"

Vittorio Sgarbi perde il controllo durante intervista di Report. Insulti e minacce al giornalista, poi la zip dei pantaloni: "Tiro fuori l'ucc***o"

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Vittorio Sgarbi è indagato per esportazione illecita di opere d’arte dalla procura di Imperia. Durante un tentativo di intervista da parte dei giornalisti di Report e il Fatto Quotidiano, il sottosegretario alla cultura si è lasciato andare a insulti coloriti. Poi il gesto: si alza e si tira giù la zip dei pantaloni, affermando di voler mandare in onda quel momento. Le indagini di Report scaldano gli animi del politico ed esperto di arte, che è finito sotto i riflettori dei media e delle forze dell’ordine.

Vittorio Sgarbi: “L’opera è falsa”

In un primo momento il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha affermato che il quadro della discordia era solo un falso. Al contrario di quanto ritenuto dalle forze dell’ordine, il sottosegretario ha affermato che il quadro non era un originale, nella sua versione è una copia fatta da un pittore italiano. Si smentisce da solo quando in un’email di suo pugno si legge che “l’opera in questione sembra corrispondere a quella che nell’archivio personale di Federico Zeri venne schedata […] con attribuzione per Valentin De Boulogne”.

Il dipinto non era mio, il dipinto era di un signore ch emi ha chiesto una perizia e gli avevo detto che il dipinto era stato fatto nel 1980″, spiega, incalzato dal giornalista a dimostrare la sua innocenza. Secondo il professore Alessandro Bagnoli il quadro confiscato a Sgarbi è un pezzo da museo dal valore di 5 milioni di euro.

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Il percorso dell’opera

Il percorso del quadro è stato piuttosto accidentato. Secondo la ricostruzione di Report, in un primo momento l’opera apparteneva a una famiglia ricca finita in disgrazia. Venduto a poco più di 10 mila euro in contanti, il quadro è finito senza ricevuta nelle mani dell’autista di Sgarbi e poi direttamente a lui (i Carabinieri hanno perquisito le sue abitazioni).

Da qui al 2019, quando seguendo le tracce di Gianni Filippini si è arrivati a un possibile acquirente del Valentin De Boulogne: Mirella Setzu, collezionista di Cagliari legata alla società gestita da Sabrina Colle, fidanzata di Vittorio Sgarbi.

“Ora tiro fuori l’ucc****” e altri insulti ai giornalisti di Report

Tornati a chiedere informazioni a Sgarbi, i due giornalisti si sono sentiti rivolgere una serie di insulti. In particolar modo il sottosegretario sembra avercela con il programma Report, che definisce più volte “uno schifo”.

Dice: “Lei non sa un c***o” e ripete al giornalista che è un ignorante. Aggiunge che “ha una faccia di me**a” e gli augura la morte in un incidente stradale. “Se lei muore in un incidente stradale io sono contento. Spero che faccia un incidente”, dice con tono alterato. Infine si alza e fa il gesto di tirarsi già la zip dei pantaloni.

Fonte foto: ANSA

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