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Sergio Mattarella furioso per la rissa alla Camera durante la discussione sull'Autonomia: "Scena indecorosa"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto sulla rissa in Parlamento che ha portato all'aggressione del deputato M5S Donno: l'attacco ai parlamentari

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Scena indecorosa“. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha definito la rissa alla Camera avvenuta mercoledì 12 giugno durante la discussione del ddl sull’Autonomia differenziata al termine della quale il deputato del M5S, Leonardo Donno, è stato trasportato in ospedale. Mercoledì 19 giugno, da Bucarest in Romania, il Capo dello Stato ha sottolineato come quelli a cui il Paese ha assistito non siano “comportamenti parlamentari“.

La rabbia di Sergio Mattarella

Il presidente Mattarella si è recato in Romania per incontrare il presidente Klaus Iohannis.

Subito dopo si è reso disponibile alle domande dei giornalisti. Una ha riguardato la scena della rissa alla Camera, avvenuta lo scorso 12 giugno. Ecco le parole del presidente, che ha escluso come l’episodio possa avere un’influenza sul piano internazionale, in futuro:

“Non credo che abbia alcun rilievo, alcun ruolo, quella scena indecorosa che è avvenuta in una delle nostre Assemblee parlamentari qualche giorno addietro, che tutti hanno condannato e che mi auguro sia una lezione che faccia comprendere a chi l’ha attivata che non sono questi i comportamenti parlamentari. D’altronde la tradizione del nostro Parlamento è talmente nobile che questo non può essere un episodio di rilievo che abbia qualunque tipo di influenza”.

La rissa alla Camera

Martedì 18 giugno, il deputato M5S Leonardo Donno, la vittima dell’aggressione alla Camera, ha denunciato ai carabinieri i colleghi che lo avrebbero colpito.

Avrebbe fatto i nomi di due deputati leghisti, Stefano Candiani e Igor Iezzi, e di tre esponenti di Fratelli d’Italia, ossia Enzo Amich, Gerolamo Cangiano e Federico Mollicone.

Sarebbero accusati di lesioni e di tentate lesioni.

L’Autonomia differenziata è diventata legge

Nel frattempo, a una settimana esatta dalla rissa, il ddl dell’Autonomia differenziata è stato convertito in legge.

Elly Schlein, leader del Pd, ha attaccato la maggioranza sottolineando di essere stati “obbligati a stare qui tutta la notte per il secondo tempo del cinico baratto con il Premierato votato ieri del Senato, di notte perché voi stessi ve ne vergognate“.

La nota prosegue così: “Noi siamo orgogliosi di esporre anche in quest’aula e ovunque il Tricolore e di cantare ovunque, anche in quest’aula, Bella ciao. A voi in questa orrenda pagina parlamentare abbiamo visto rispolverare simboli fascisti e addirittura neonazisti rievocando la Decima Mas (…) E il collega deputato Donno, al quale va tutta la nostra solidarietà, in quest’aula è stato vittima di un’aggressione squadrista“.

Dopo la conversione in legge, i deputati leghisti hanno invece sventolato la bandiera padana.

Fonte foto: ANSA

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