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Senatore accusato molestie sessuali, Azione fa chiarezza: "Richetti vittima di stalking, ha denunciato tutto"

Dopo l'intervista anonima in cui una donna accusava un senatore di molestie sessuali, Azione prende le difese di Matteo Richetti: "Vittima di stalking"

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Il caso è stato scatenato da un’intervista anonima rilasciata da una donna a Fanpage.it in cui un senatore è stato accusato di molestie sessuali. Nell’intervista e nell’articolo non viene fatto il nome del senatore, ma Azione ha deciso di rompere gli indugi e dare la versione dei fatti del senatore Matteo Richetti. Da un anno, si legge nella nota degli avvocati di Richetti diffusa da Azione, il senatore Richetti ha denunciato alla magistratura e alla polizia postale di essere vittima di stalking da parte di una donna.

L’intervista anonima contro un senatore non meglio identificato

Nell’intervista rilasciata da una donna, la cui identità è rimasta anonima, emergono pesanti accuse a un senatore. Il nome di questo senatore, è bene ricordarlo ancora una volta, non viene mai fatto.

Secondo il racconto quella che era cominciata come una collaborazione lavorativa si sarebbe poi trasformata in una serie di richieste a sfondo sessuale e abusi, avvenuti anche negli uffici dei palazzi istituzionali. La donna, nella stessa intervista, racconta di aver subito una perquisizione domiciliare “a scopo intimidatorio”.

Azione difende il senatore Richetti: “Vittima di stalking”

Azione, il partito di Matteo Richetti e di Carlo Calenda, ha deciso di intervenire sul caso con un comunicato. “Da un anno il senatore Richetti ha denunciato le attività di stalking riconducibili a una donna già nota alle forze dell’ordine.

Attraverso messaggi contraffatti, finti account social e telefonate, la persona in questione sta molestando da mesi il Senatore e la sua famiglia”, si legge nel comunicato.

Criticando la scelta di pubblicare la storia a 10 giorni dalle elezioni “con foto parziali che lo rendono riconoscibile”, Azione afferma che Richetti è parte lesa “non essendo mai stato neanche denunciato dalla donna in questione”.

Matteo Richetti insieme al leader di Azione, Carlo Calenda

La ricostruzione della vicenda secondo le denunce del senatore Richetti

AdnKronos, che ha potuto leggere gli atti della vicenda, ha ricostruito la storia partendo dal 29 novembre del 2021, quando Richetti presenta denuncia contro ignoti alla polizia postale.

Nella denuncia Richetti racconta che pochi giorni prima, sotto una foto pubblicata su Facebook, era stato pesantemente insultato e una delle sue collaboratrici era stata definita “schiava sessuale”.

Un episodio simile accade il 28 novembre, sempre su Facebook, quando la stessa utente – con un nome che poi si è rivelato falso – attacca con frasi sconnesse anche la famiglia di Richetti e altri collaboratori.

L’intervento della polizia postale e la perquisizione

Lo stesso Richetti, come riportato da AdnKronos, denuncia di aver ricevuto il 19 novembre 2021 un sms in cui una donna lo accusa di nefandezze di ogni tipo. Per due volte la polizia postale ha bloccato i profili da cui provenivano gli insulti via social e, a quanto pare, ci sarebbe stata anche una perquisizione che però non ha portato all’identificazione della (o del) titolare dei profili. Sulla vicenda sono in corso le indagini della magistratura.

Fonte foto: ANSA

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