Secondo morto per il virus West Nile in Italia: aumentano i casi nell'uomo, quali sono i sintomi da monitorare
Nuova vittima del virus West Nile portato dalle zanzare in Italia: è morto un uomo in provincia di Mantova. Quali sono i sintomi da tenere d'occhio
L’Istituto Superiore di Sanità ha reso noto che il virus West Nile ha provocato un’altra vittima in Italia, dove i casi nell’uomo sono cresciuti ancora rispetto all’ultima settimana. I decessi finora si sono verificati nella stessa regione, ma viene riferito anche di un primo caso in Sardegna.
- La seconda vittima è un uomo di Mantova
- Crescono i casi di virus West Nile in Italia
- Sintomi e tempi di incubazione della malattia
La seconda vittima è un uomo di Mantova
Stando a quanto riportato nelle ultime ore di oggi, lunedì 7 agosto 2023, i morti per il virus West Nile (o Febbre del Nilo) in Italia salgono a due. A perdere la vita è stato un uomo anziano in provincia di Mantova.
Stando a fonti qualificate riprese da Adnkronos Salute, la vittima è morta sabato scorso in ospedale. Il primo decesso di questo tipo in Italia è stato riportato solo pochi giorni fa, a fine luglio: anche in quel caso in Lombardia, in provincia di Cremona.
Cartelli d’allerta per il virus West Nile sparsi per il mondo
Crescono i casi di virus West Nile in Italia
Dall’ultimo bollettino diffuso dall’ISS, sono aumentati i casi nell’uomo nel nostro territorio. In una settimana sono passati da 6 a 25, dato che conferma una tendenza già evidenziata lo scorso anno quando l’Italia è stata il Paese UE con più casi (723 contro i 286 della Grecia, seconda).
Oltre alla Lombardia, ora è emerso anche un primo contagio da virus West Nile in Sardegna: si tratta di un uomo di 72 anni di Siamanna, provincia di Oristano. È stato ricoverato all’ospedale San Martino e poi trasferito nel reparto malattie infettive a Sassari.
Secondo la direttrice del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl 5, le sue condizioni sarebbero sotto controllo seppur mediocri. La diagnosi chiara è stata quella di Febbre del Nilo: a luglio un gruppo di zanzare catturate a Torregrande era risultata positiva proprio al virus.
Sintomi e tempi di incubazione della malattia
Secondo quanto riportato sul sito dell’ISS, il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia tra 2 e 14 giorni. Può salire anche a 21 giorni, specialmente nel caso di soggetti con deficit a carico del sistema immunitario. Le persone infette possono anche non dimostrare alcun sintomo. Qualora presenti, nel 20% dei casi sono leggeri: febbre, mal di testa, vomito, sfoghi. Possono durare pochi giorni, ma ne i casi più gravi (meno dell’1%) si segnalano febbre alta, tremore, convulsioni, paralisi, coma e un’encefalite letale.
Non esiste un vaccino per la febbre West Nile, ma l’ISS segnala diverse attività di prevenzione:
- usare repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, specialmente all’alba e al tramonto
- installare zanzariere alle finestre
- svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori con acqua stagnante
- cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
- tenere le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate