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Un morto per il virus West Nile in Lombardia: crescono i casi confermati nell'uomo e le Province interessate

Secondo l'ISS, sono sei i casi confermati nell'uomo del virus West Nile: un morto in Lombardia e numerose le Regioni interessate

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Il virus West Nile ha provocato una nuova vittima in Italia: lo evidenziano i nuovi report dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui ora sono almeno 27 le Province interessate dalla presenza delle zanzare portatrici del virus. Quali sono i sintomi e il periodo di incubazione.

Un morto in Lombardia, altri sei i casi confermati in Italia

Il bollettino pubblicato dall’ISS sulla situazione e prevenzione dal virus West Nile riferisce di sei casi confermati di infezione e un decesso. È stato notificato in Lombardia, una delle 6 Regioni interessate dalla presenza del virus.

Isolato per la prima volta in Uganda nel 1937, nel corso di questi ultimi mesi il West Nile si è diffuso in almeno 27 Province italiane, complici anche le temperature più elevate. Rispetto all’ultimo bollettino, sono cinque i casi rilevati in più.

west nile Fonte foto: ANSA

Disinfestazione contro le zanzare Aedes, portatrici di malaria, febbre di Dengue e virus West Nile, a Bangalore

Di questi sei casi totali, si apprende da Adnkronos, 3 si sono manifestati in forma neuro-invasiva, 2 sono stati identificati in donatori di sangue e sempre in Lombardia è emerso 1 caso di febbre. Il primo caso nell’uomo è stato segnalato in Emilia, in provincia di Parma. Le regioni interessate sono: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia- Romagna, Sicilia e Sardegna.

L’Italia prima in UE per contagi di virus West Niles

Anche l’estate 2023, quindi, sarà all’insegna della prevenzione e dell’attenzione nei confronti del virus trasmesso da zanzare Aades (portatrici di patologie come Chikungunya, Dengue, West Nile, Zika e febbre gialla).

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha sottolineato che tale tipo di insetto si sta diffondendo sempre più in Europa, dove si sta vivendo una tendenza al riscaldamento “in cui le ondate di calore e le inondazioni stanno diventando più frequenti e gravi, con le estati che si allungano e diventano più calde. Ciò crea condizioni più favorevoli per specie di zanzare invasive come Aedes albopictus e Aedes aegypti”.

L’Italia l’anno scorso si è segnalata come il Paese UE con più casi: 723, contro i 286 della Grecia al secondo posto. In totale, sono stati segnalati in Ue-See 1.133 casi umani e 92 decessi per West Nile Virus, di cui 1.112 acquisiti localmente in 11 Paesi.

Quali sono i sintomi e i tempi di incubazione della malattia

Secondo quanto riportato sul sito dell’ISS, il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia tra 2 e 14 giorni. Può salire anche a 21 giorni, specialmente nel caso di soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

Le persone infette possono anche non dimostrare alcun sintomo. Qualora presenti, nel 20% dei casi sono leggeri: febbre, mal di testa, vomito, sfoghi. Possono durare pochi giorni, ma ne i casi più gravi (meno dell’1%) si segnalano febbre alta, tremore, convulsioni, paralisi, coma e un’encefalite letale.

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile, ma l’ISS segnala diverse attività di prevenzione:

  • usare repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, specialmente all’alba e al tramonto
  • installare zanzariere alle finestre
  • svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori con acqua stagnante
  • cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
  • tenere le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate

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