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CRONACA ESTERA

Scrive "no alla guerra" tra Russia e Ucraina col dito sulla neve a Mosca: uomo arrestato per 10 giorni

Dmitry Fyodorov è stato condannato al carcere per una frase scritta col dito sulla neve

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Un uomo è stato condannato a 10 giorni di carcere in Russia dopo aver scritto sulla neve a Mosca un messaggio contro la guerra in Ucraina. L’uomo, identificato come Dmitry Fyodorov, è stato condannato dal tribunale di Mosca con l’accusa di discredito delle forze militari.

Il messaggio nella neve contro la guerra

Fyodorov, secondo quanto si apprende, è stato condannato a scontare una pena di 10 giorni in carcere dopo aver scritto con il dito sulla neve il messaggio “no alla guerra“. L’uomo, riferiscono i media russi, ha lasciato il suo pensiero sulla neve che copriva un tornello all’uscita di una pista di ghiaccio di Mosca, nel Parco Gorky.

Secondo i documenti del tribunale, l’incidente è avvenuto il 23 novembre e l’uomo è stato condannato il giorno successivo dopo essere stato arrestato dalla polizia.

Le forze dell’ordine, infatti, hanno deciso che le azioni di Fyodorov potrebbero costituire un reato civile ai sensi di una legge che prende di mira chiunque si ritiene abbia agito pubblicamente per screditare le forze armate russe, un crimine che nel suo caso era punibile con una multa.

Il carcere e la multa

Fyodorov, che ha ammesso in tribunale di aver scritto lo slogan contro la guerra, è stato condannato come detto a 10 giorni di carcere per aver disobbedito alla polizia e presumibilmente rifiutato di recarsi in una stazione di polizia, cosa che secondo i documenti del tribunale ha negato.

È stato anche multato per una somma sconosciuta, secondo quanto riportato dai media russi, sebbene non vi fosse alcuna menzione di ciò nei documenti giudiziari pubblicati online.

Le leggi stringenti volute da Putin

La condanna di Fyodorov non è che l’ennesima che si sussegue dal febbraio 2022, quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Infatti il presidente russo Putin ha voluto nuove leggi che reprimono il dissenso sulla cosiddetta “operazione militare speciale”.

Per coloro che si oppongono alla guerra della Russia in Ucraina, da allora, parlare in pubblico è diventato una cosa rischiosa. Si contano almeno 20.000 persone arrestate e oltre 800 procedimenti penali aperti. I critici e gli oppositori di Putin accusano le autorità di soffocare e punire brutalmente ogni voce dissenziente.

Fonte foto: ANSA

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