Scontri sull'A1, arrestati altre tre ultrà di Roma e Napoli: oltre 250 tifosi da identificare
Sono oltre 250 gli ultrà coinvolti negli scontri di domenica sull'A1 nei pressi di Arezzo, la polizia ha arrestato altri due tifosi della Roma e uno del Napoli
Proseguono le indagini della Questura di Arezzo per individuare i responsabili degli scontri andati in scena domenica 8 gennaio sull’A1 tra ultrà del Napoli e della Roma. Dopo l’arresto di un tifoso giallorosso che era finito al Pronto soccorso, nelle ultime ore sono stati fermati altri due tifosi della Roma e un tifoso del Napoli. Sarebbero almeno 250 gli ultrà coinvolti negli scontri. La polizia, sfruttando le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’autogrill, sta lavorando per individuarli.
Scontri sull’A1, la pista dell’appuntamento
Gli scontri tra le due tifoserie sono andati in scena nel pomeriggio di domenica, mentre gli ultrà di Roma e Napoli viaggiavano rispettivamente verso Milano e Genova per le partite contro Sampdoria e Milan.
Probabilmente, almeno è questa l’ipotesi seguita finora dagli inquirenti, si sono dati appuntamento nell’area di sosta di Badia al Pino (Arezzo) per scontrarsi. Le due tifoserie erano in contatto e ognuna conosceva i movimenti dell’altra.
Scontri sull’A1 nell’autogrill in cui morì Gabriele Sandri
Temendo un possibile incrocio, la Questura aveva dislocato agenti in diverse aree di sosta. Non a caso gli scontri sono avvenuti fuori dall’area di servizio Badia al Pino (dove nel 2007 venne ucciso il tifoso della Lazio Gabriele Sandri) mentre il tratto di autostrada era stato chiuso per motivi di sicurezza. La polizia ha acquisito anche diversi messaggi circolati nelle chat dei tifosi che fanno propendere per l’appuntamento finalizzato allo scontro.
Altri tre arresti per gli scontri tra ultrà sull’A1
Dopo l’arresto di Martino Di Tosto, ultrà della Roma, ferito alla coscia negli scontri di domenica e per questo immediatamente individuato dalla Digos, altri due supporter della Roma sono finiti in manette.
A loro, per il momento, si è aggiunto un tifoso del Napoli, un 35enne residente nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. I tre sono stati arrestati con la formula della flagranza per differita, che permette arresti in flagranza fino a 48 ore dopo i fatti contestati.
Scontri tra ultrà sull’A1, decisive le chat
Le chat tra i tifosi saranno un elemento primario per accertare tutte le responsabilità delle persone coinvolte. In una di quelle già a disposizione della Digos si legge che “i napoletani erano già pronti e i romanisti sono scesi”.
Non mancano poi i commenti sugli scontri: “So che ci sono stati parecchi feriti: i napoletani le hanno date, pure parecchie, anche qualche napoletano era ferito. I napoletani hanno fatto una bella azione, studiata nei minimi particolari”.
“I romanisti ci stavano, sono scesi, si sono compattati per andare allo scontro”, si legge ancora nella trascrizione di un audio inviato da un ultrà romanista.