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Scontri sull'A1 tra tifosi di Roma e Napoli, sequestrate le chat: il Governo Meloni prepara la stretta

Il ministro Piantedosi chiederà all'Osservatorio sulle manifestazioni sportive di valutare con la "massima severità" i prossimi eventi in programma

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Dopo le scene da Far West registrate nel pomeriggio di domenica 8 gennaio sull’autostrada A1, all’altezza di Arezzo, per via dei violentissimi scontri tra ultrà di Napoli e Roma, il governo di Giorgia Meloni è pronto ad attuare la stretta sulle prossime manifestazioni sportive a rischio, onde evitare che eventi di questo genere si ripetano.

Pronta la stretta del governo Meloni

Secondo quanto riferito dal quotidiano La Repubblica, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che da prefetto di Roma adottò vari provvedimenti prescrittivi per vietare le trasferte di tifoserie ritenute a rischio, chiederà all’Osservatorio sulle manifestazioni sportive di valutare con la “massima severità” i prossimi eventi in programma.

Il ministro ha monitorato in prima persona gli scontri e si è tenuto costantemente in contatto con il capo della polizia, Lamberto Giannini, esprimendo al prefetto il plauso per il pronto intervento delle forze di polizia che ha evitato il peggio.

Nel frattempo, il governo annuncia il giro di vite. “Quanto successo oggi sulla A1 è di una gravità allucinante. Scene da Far West. I responsabili saranno sanzionati. E valuteremo come Governo se sarà necessario un ulteriore giro di vite, dopo quello contenuto nel decreto sicurezza dell’agosto 2019, per isolare i violenti e tutelare i veri tifosi” afferma il sottosegretario all’Intero Nicola Molteni.

“Autostrada chiusa e viaggiatori italiani bloccati? Paghino tutti i danni di tasca loro, e mai più allo stadio”, sottolinea il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Gli arresti in flagranza

Secondo quanto riferito nella giornata di domenica 8 gennaio dalla questura di Arezzo, “sono già in corso le attività investigative finalizzate alla identificazione dei responsabili delle violenze, anche visionando il materiale video acquisito, sulla base del quale si procederà ad informare l’Autorità giudiziaria e sarà valutata l’emissione di provvedimenti interdittivi di competenza del Questore”.

A1
Le code chilometriche provocate dagli scontri tra tifosi di Napoli e Roma sull’A1

Visti i filmati che hanno immortalato la guerriglia sull’autostrada, non si escludono arresti in flagranza differita come previsto dalle norme vigenti, ovvero la possibilità di arrestare e mandare a processo per direttissima. Oltre alla rissa aggravata, le altre ipotesi di reato sono interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti.

Sarebbero almeno 80 i tifosi del Napoli che con certezza erano presenti nell’area di servizio Badia al Pino sull’autostrada A1. Come dimostrerebbero le chat dei tifosi sequestrate dalla polizia, le due tifoserie erano alla ricerca dello scontro ed erano partite armate.

Tifosi del Napoli forzano il posto di blocco

Quattro ultrà del Napoli, diretti versi Genova per assistere alla partita Sampdoria-Napoli, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, nel pomeriggio di domenica 8 gennaio avrebbero forzato un posto di blocco della polizia.

Motivo? Nel bagagliaio avevano tre spranghe di ferro forse usate negli scontri in A1. I quattro, di età compresa tra i 21 e i 27 anni, sono stati inseguiti dagli agenti della polizia stradale e fermati poco dopo. Denunciato il conducente, che ha dichiarato di essere il proprietario delle mazza rinvenute nel bagagliaio.

Governo Meloni Fonte foto: ANSA
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