Scontri tifosi sulla A1, processo per direttissima per l'ultrà della Roma arrestato: chi è Martino Di Tosto
Arrestato per rissa aggravata dopo gli scontri tra tifosi sulla A1 l'ultrà romanista Martino di Tosto: scatta l'udienza per direttissima
Martino Di Tosto subito a processo. Per l’ultrà della Roma arrestato a seguito degli scontri tra tifosi giallorossi e napoletani lungo l’autostrada A1 scatta l’udienza per direttissima. I tafferugli si sono verificati domenica 8 gennaio nei pressi dell’autogrill di Badia al Pino, la stessa area di servizio in cui nel 2017 l’ex agente di Polizia stradale Luigi Spaccarotella uccise Gabriele Sandri.
- Chi è Martino Di Tosto, l'ultrà romanista arrestato
- L'arresto e l'udienza per direttissima
- Indagini ancora in corso, caccia a tutti i responsabili
Chi è Martino Di Tosto, l’ultrà romanista arrestato
Finora Martino Di Tosto è stato l’unico ultrà ad essere finito in manette. L’uomo, dell’età di 43 anni, era già noto alle forze dell’ordine. Nel 2013 era infatti stato coinvolto in una sassaiola contro il pullman dell’Hellas Verona al termine del match contro la Roma giocato allo Stadio Olimpico.
Mentre in quell’occasione era stato accusato di danneggiamento e lesioni, questa volta per quanto avvenuto sulla A1 dovrà rispondere di rissa aggravata.
Un distributore dell’area di servizio di Badia al Pino in cui è scoppiato lo scontro tra i tifosi del Napoli e della Roma
Di Tosto durante gli scontri con la tifoseria avversaria era stato ferito con un’arma da taglio alla coscia e al polpaccio. Per essere medicato si era poi recato autonomamente presso l’ospedale San Donato di Arezzo.
L’arresto e l’udienza per direttissima
Le condizioni di salute del supporter napoletano sono state giudicate buone. Dopo aver ricevuto le cure del personale medico del pronto soccorso, è stato arrestato in flagranza differita di reato e trasferito subito nelle camere di sicurezza della Questura.
Come riportato dall’agenzia di stampa ‘Ansa’, martedì 10 gennaio si terrà l’udienza per direttissima per la convalida del provvedimento.
Indagini ancora in corso, caccia a tutti i responsabili
Secondo quanto ricostruito dalla Procura l’incontro tra gli ultras napoletani e romanisti non è stato frutto del caso: dalle prime informazioni i supporter azzurri avrebbero assaltato con lanci di sassi i mezzi sui quali viaggiavano i tifosi giallorossi, che avrebbero poi risposto alla provocazione.
Agli accertamenti per identificare tutti coloro che sono implicati nei tafferugli stanno lavorando anche i poliziotti della Digos di Roma insieme a quelli di Arezzo.
“Stiamo concentrando tutte le nostre energie e quelle della polizia per arrivare quanto prima all’identificazione dei responsabili di questo gesto folle e assurdo che ha messo a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori e ha bloccato una delle principali arterie del nostro Paese”, ha dichiarato il procuratore di Arezzo Roberto Rossi.
Al vaglio delle indagini i filmati registrati delle telecamere di sicurezza. Nelle immagini si vedono chiaramente le due tifoserie che si affrontano con bastoni, mazze, picconi e bottiglie in mezzo all’autostrada. In generale, le accuse che si profilano sono di danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.