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Scandalo al liceo Montale, legale della preside: "Vittima di caccia alle streghe, violazione privacy totale"

Lo scandalo tiene banco nella Capitale, il legale della preside punta il dito contro i media che hanno violato la privacy dell'assistita

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sono giorni di tensione e dubbi al liceo Montale di Roma, istituto travolto dallo scandalo sulla possibile storia d’amore tra la preside 50enne e uno studente di 19 anni. La donna, in prova nel ruolo di dirigente, potrebbe rischiare il licenziamento, oltre a una multa pesante, e solo il lavoro degli ispettori scolastici potrà fare chiarezza sull’accaduto.

Il legale della preside: “Totale violazione della privacy”

Il nome di Sabrina Quaresima, la preside 50enne accusata di aver avuto una relazione sentimentale con uno studente del liceo Montale, è finito sulle pagine di ogni giornale. Lo scandalo, partito come voce di corridoio nell’istituto, si è amplificato facendo finire la donna nella gogna mediatica.

Alessandro Tomassetti, legale della dirigente, ha allora evidenziato: “In alcuni paesi le donne si lapidano con le pietre nel 2022 in Italia si lapidano a parole sui giornali. Pubblicare nome, cognome, professione, foto e audio in assenza di reato e ancor prima di qualsiasi ricerca della verità non è diritto di cronaca ma negazione totale alla privacy e negazione dei diritti fondamentali per un essere umano donna o uomo che sia”.

L’esterno del liceo Montale di Roma

Secondo l’avvocato della donna, le cui parole sono state evidenziate da Ansa, la 50enne “è stata oggetto di una caccia alle streghe come forse nel più buio Medioevo poteva accadere”.

Le accuse alla preside e il silenzio sullo studente

Il legale della preside ha poi sottolineato che, dato che gli interessati dello scandalo al Montale sono maggiorenni, anche il nome dello studente andrebbe svelato: “I protagonisti sono maggiorenni. Elemento essenziale e fino ad ora quasi minimizzato. Con il protagonista maschile tenuto ancora oggi in assoluto anonimato e non si comprende perché”.

Per Tomassetti si è davanti a uno squilibrio d’informazione: “Un evidente e grandissimo problema mediatico di disparità di genere che come tale va riconosciuto e affrontato”.

Quella chat di WhatsApp cancellata: ora è in mano agli ispettori

Intanto le indagini vanno avanti, con gli ispettori scolastici regionali che nella giornata di ieri hanno portato avanti le rilevazioni per far chiarezza sul caso. Proprio nelle scorse ore è venuta fuori la chat WhatsApp segreta tra la preside e l’alunno.

Se in un primo momento sembrava irreperibile, con la dirigente che l’aveva cancellata dal proprio cellulare, è stato il giovane a renderla disponibile agli ispettori grazie ad uno screenshoot fatto alla stessa conversazione nella quale i due entravano in confidenze molto intime.

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Fonte foto: ANSA

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