Le dimissioni irrevocabili di Sangiuliano, il testo della sua lettera alla premier: "Cara Giorgia, grazie"
Il ministro della Cultura uscente Gennaro Sangiuliano ha inviato una lettera a Giorgia Meloni per presentare le proprie dimissioni: il testo
Il 6 settembre 2024 Gennaro Sangiuliano ha presentato le proprie dimissioni in una lettera indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il premier, in un primo momento, aveva respinto la richiesta, ma a questo giro il ministro uscente della Cultura ha parlato di “termini irrevocabili”, dimostrandosi più categorico nella decisione presa. Sullo sfondo ci sono le intere giornate del Bocciagate, lo scandalo scoppiato dopo le rivelazioni dell’imprenditrice Maria Rosaria Boccia.
- La lettera di dimissioni di Gennaro Sangiuliano
- Il punto sul lavoro del Ministero e l'attacco alla sinistra
- Il riferimento alla moglie Federica Corsini
- Sangiuliano annuncia azioni legali
La lettera di dimissioni di Gennaro Sangiuliano
Mentre si rincorrevano le notizie sulle imminenti dimissioni di Gennaro Sangiuliano dalla carica di ministro della Cultura, lo stesso ha dato conferma con una lettera pubblicata sul sito del Ministero della Cultura.
Nella missiva, il ministro uscente riflette sulle “giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti” per le quali accusa “un certo sistema politico mediatico“.
Il ministro Gennaro Sangiuliano ha presentato le proprie dimissioni in una lettera inviata a Giorgia Meloni: “Grazie per avermi difeso, decisione irrevocabile”
Nella lettera, Sangiuliano ringrazia Giorgia Meloni “per avermi difeso con decisione” e per aver “già respinto una prima richiesta di dimissioni”. Su questo aspetto la presidente del Consiglio si era già espressa in collegamento con la trasmissione di Paolo del Debbio.
Soprattutto, il ministro uscente ringrazia la premier “per l’affetto che ancora una volta mi hai testimoniato”, e in effetti Giorgia Meloni si è sempre dimostrata fiduciosa dell’operato del suo ministro, anche nel corso della piena esplosione mediatica del caso Boccia.
Il punto sul lavoro del Ministero e l’attacco alla sinistra
Prima di giungere alle conclusioni, Sangiuliano fa il punto sui risultati ottenuti con i lavori del Ministero. Ad esempio, ricorda di aver messo fine alla “vergogna tutta italiana dei musei e dei siti culturali chiusi durante i periodi di ferie” e sottolinea l’incremento di “più del 22%” dei visitatori nei musei.
Non manca l’affondo all’opposizione, quando nella missiva ricorda l’organizzazione di “grandi mostre su autori e personaggi storici che la sinistra aveva ignorato per ragioni ideologiche“.
Il riferimento alla moglie Federica Corsini
Sangiuliano liquida tutto ciò che è stato scritto sul caso Boccia come “questioni di gossip“. Dopo il caos scatenato dalle dichiarazioni di Maria Rosaria Boccia, il ministro uscente rivendica il suo “bisogno di tranquillità personale” ma soprattutto “di stare accanto a mia moglie che amo“.
Ricordiamo che Sangiuliano ha ammesso di aver avuto una relazione con la sua principale accusatrice. Per questo motivo si sono rincorsi gli interrogativi sul futuro con la giornalista Rai Federica Corsini. Questo aspetto è stato oggetto di commenti da parte del capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri e del sindaco di Benevento Clemente Mastella.
Sangiuliano annuncia azioni legali
In conclusione, Sangiuliano ribadisce che “mai un euro del Ministero è stato speso per attività improprie”, per questo motivo difende la propria “trasparenza e correttezza”, ma soprattutto la sua onorabilità.
Sulla questione dei soldi pubblici, il ministro uscente annuncia che dimostrerà quanto dice “in ogni sede”, ma non solo: Sangiuliano intende presentare “un imminente esposto alla Procura della Repubblica” e una battaglia “contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni”.