Sanremo 2023, classifica generale seconda serata. Brilla Fagnani, Fedez contro Bignami, Angelo Duro in mutande
Durante la seconda serata di Sanremo 2023, Fedez attacca Codacons e ministra Roccella, poi strappa la foto di Bignami. La classifica generale
La seconda serata del Festival di Sanremo 2023 scivola via con meno sussulti rispetto a quella d’esordio, marchiata a fuoco da Blanco, ma solleva comunque degli spunti di discussione e qualche polemica. La co-conduttrice è stata Francesca Fagnani, decisamente a suo agio dall’inizio alla fine, compreso il monologo sulle carceri minorili italiane. Si è rivista anche Drusilla Foer, che con l’attivista Pegah, italiana di origini iraniane, ha parlato dei diritti negati in Iran. Ospiti Al Bano e Massimo Ranieri, che insieme a Gianni Morandi hanno cantato alcuni dei loro successi. Super ospiti, invece, i Black Eyed Peas. Passaggio anche sulla nave di Costa Crociere, con Fedez che ha cantato un pezzo inedito: il testo non era stato svelato alla Rai, a detta del rapper, che si preso “ogni responsabilità”, citando l’articolo 21. Alla fine della performance, in cui tra gli altri ha attaccato la ministra Eugenia Roccella e il Codacons, ha strappato una foto che ritrae il viceministro Galeazzo Bignami con la svastica al braccio. Dopo l’esibizione di tutti i cantanti, è toccato al comico Angelo Duro chiudere la serata. Infine, la classifica generale provvisoria, frutto del voto della sala stampa.
- Sanremo 2023 seconda serata: Morandi sul palco con una scopa
- Sanremo 2023 seconda serata: super ospiti Al Bano, Massimo Ranieri e i Black Eyed Peas
- Drusilla e Pegah per i diritti negati in Iran
- Il monologo di Francesca Fagnani sulla scuola e le carceri minorili
- Fedez contro tutti, poi l'omaggio a Vialli
- Angelo Duro sul palco, Amadeus invita a cambiare canale
- I cantanti in gara e la classifica
Sanremo 2023 seconda serata: Morandi sul palco con una scopa
La seconda serata del Festival di Sanremo 2023 si è aperta con Amadeus orgoglioso per i dati Auditel della giornata d’esordio: “Questo applauso è come se non si fosse interrotto mai da ieri sera: picchi di 16 milioni di spettatori, è un suono meraviglioso”.
Gianni Morandi è poi entrato con una scopa in mano: “Mi dà sicurezza tenerla con me. Non si sa mai, qualunque cosa succeda. E poi c’è ancora qualche petalo”, ha ironizzato il cantante, riferendosi al ‘caso Blanco’.
Sanremo 2023 seconda serata: super ospiti Al Bano, Massimo Ranieri e i Black Eyed Peas
Super ospiti della seconda serata Al Bano e Massimo Ranieri, che insieme a Gianni Morandi hanno spinto il pubblico dell’Ariston alla standing ovation: ‘Andavo a cento all’ora’, ‘Se bruciasse la città’, ‘Mattino’, ‘Rose rosse’, ‘Scende la pioggia’, ‘Felicità’, una sfida tra hit, acuti e cori del pubblico. A ‘Perdere l’amore’, cantata con Ranieri da tutto il teatro, ha fatto eco Morandi con ‘Uno su mille’. Ha chiuso Al Bano con ‘È la mia vita’.
Prima di lasciare il palco, Al Bano ha spento le candeline su 4 torte, ognuna con le candeline 20 anni: il 20 maggio compirà 80 anni.
Gli altri super ospiti, questa volta internazionali, sono stati i Black Eyed Peas.
Drusilla e Pegah per i diritti negati in Iran
Sul palco irrompono poi i diritti negati in Iran, grazie alla testimonianza di forte impatto della consulente e attivista Pegah, italiana di origini iraniane, “nata con i racconti del Libro dei Re, cresciuta con i versi della Divina Commedia”.
“In Iran – ha spiegato – non avrei potuto presentarmi così vestita e truccata, né parlare di diritti umani sul palco, sarei stata arrestata o forse addirittura uccisa, è per questo che, come molti altri ragazze e ragazzi, ho deciso che la paura non ci fa più paura e di dare voce a una generazione crescita sotto un regime di terrore e repressione, in un paese bellissimo, uno scrigno di patrimoni dell’umanità”.
Pegah si è fatta accompagnare da Drusilla Foer: insieme hanno intonato le parole di una canzone diventata l’inno della rivoluzione, ‘Baraye’, scritta da Shervin Hajipour musicando i tweet dei ragazzi sulle libertà negate, che ha appena vinto il Grammy.
Il monologo di Francesca Fagnani sulla scuola e le carceri minorili
Il monologo di Francesca Fagnani a Sanremo è stato scritto con i ragazzi del carcere minorile di Nisida, “che scontano la loro pena senza cercare la nostra pena, perché non se ne fanno niente”.
“Non siamo animali, non siamo bestie, né killer per sempre, vogliamo che ci conoscano”, sono le loro parole raccolte dalla giornalista.
E ancora: “Hanno picchiato, rapinato, ucciso, ma se si chiede loro perché, non trovano la risposta che vorrebbero avere, la cercano, la abbozzano, ma non esce perché è inutile cercarla così, bisogna andare al giorno, al mese, alla vita prima. Hanno 15 anni e gli occhi pieni di rabbia e vuoto, hanno 18 anni e lo sguardo perso o sfidante, chiedono aiuto senza sapere quale.
Quindi, la riflessione sulla scuola: “L’hanno abbandonata, ma nessuno li ha mai cercati, non la preside né gli assistenti sociali, né le madri o i padri che quando c’erano non ce l’hanno fatta”. Parlando con tanti detenuti e chiedendo loro ‘cosa cambieresti’, racconta la conduttrice di Belve, “in tanti mi hanno risposto: sarei andato a scuola. Se nasci in quel quartiere, palazzo o da quella famiglia è solo nei banchi di scuola che puoi intravedere la possibilità di una vita alternativa. Lo Stato non può esistere solo attraverso la fondamentale attività di repressione delle forze dell’ordine, deve combattere la povertà scolastica, offrire pari opportunità ai più giovani. E’ una questione di democrazie, uguaglianza e rispetto della Costituzione. Lo Stato deve essere più sexy dell’illegalità. In Italia la prigione serve a punire il colpevole, non a educare né a reinserire nella società”.
“Se non faremo in modo che un giovane, quando esce dal carcere, sia migliore di come è entrato – ha concluso – sarà un fallimento per tutti. Se non ci arriviamo per umanità, o in nome dell’articolo 27 della Costituzione, facciamolo per egoismo, perché conviene a tutti che un rapinatore, uno spacciatore, una volta fuori, cambi mestiere”.
Fedez contro tutti, poi l’omaggio a Vialli
Le polemiche per la partecipazione di Rosa Chemical, “forse è meglio il viceministro vestito da Hitler?”. Fedez nel suo freestyle sulla Costa Crociere ormeggiata al largo di Sanremo, si scaglia contro Galeazzo Bignami, viceministro alle Infrastrutture, fotografato in divisa da nazista.
“Il testo non era stato annunciato allo staff Rai, mi assumo la piena responsabilità di quello che ho detto”, ha precisato il cantante alla fine della sua esibizione dopo aver stracciato la foto di Bignami.
Testo che ha preso di mira anche il Codacons e la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella: “Purtroppo l’aborto è un diritto sì, ma non l’ho detto io l’ha detto un ministro. A volte anche io sparo c****** ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti, perché a pestarne di merde sono un esperto. Ciao Codacons, guardo come mi diverto”.
E poi anche un riferimento alla sua malattia e alla morte di Gianluca Vialli. “Ho avuto il cancro e come un vero duro sono andato in tele e ho pianto, se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto il ricordo di Gianluca che porto su questo palco”.
Angelo Duro sul palco, Amadeus invita a cambiare canale
Prima dell’ingresso di Angelo Duro sul palco, Amadeus invita “i moralisti” a cambiare canale.
Dopodiché introduce l’ospite, che parla di persone laureate ma disoccupate, relazioni e tradimenti, rapporti sessuali e prostituzione.
A un certo punto, rivendicando di non aver nessun tatuaggio, resta in mutande per darne prova.
I cantanti in gara e la classifica
Alla fine della serata, la classifica parziale degli ultimi 14 cantanti in gara, frutto del voto espresso dalla sala stampa:
- Colapesce Dimartino – Splash
- Madame – Il bene nel male
- Tananai – Tango
- Lazza – Cenere
- Giorgia – Parole dette male
- Rosa Chemical – Made in Italy
- Paola & Chiara – Furore
- Levante – Vivo
- Articolo 31 – Un bel viaggio
- Modà – Lasciami
- LDA – Se poi domani
- Will – Stupido
- Shari – Egoista
- Sethu – Cause perse
A seguire è stata mostrata la classifica generale provvisoria con tutti e 28 i cantanti:
- Marco Mengoni – Due vite
- Colapesce Dimartino – Splash
- Madame – Il bene nel male
- Tananai – Tango
- Elodie – Due
- Coma_Cose – L’addio
- Lazza – Cenere
- Giorgia – Parole dette male
- Rosa Chemical – Made in Italy
- Ultimo – Alba
- Leo Gassman – Terzo cuore
- Mara Sattei – Duemilaminuti
- Colla Zio – Non mi va
- Paola & Chiara – Furore
- Cugini di campagna – Lettera 22
- Levante – Vivo
- Mr. Rain – Supereroi
- Articolo 31 – Un bel viaggio
- Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato
- Ariete – Mare di guai
- Modà – Lasciami
- gIANMARIA – Mostro
- Olly – Polvere
- LDA – Se poi domani
- Will – Stupido
- Anna Oxa – Sali
- Shari – Egoista
- Sethu – Cause perse