Rozzano, l'interrogatorio di Daniele Rezza sull'omicidio di Manuel Mastrapasqua: cos'ha detto al gip
Daniele Rezza, durante l'interrogatorio del gip per l'omicidio di Manuel Mastrapasqua, non è rimasto in silenzio: ecco cos'ha detto al giudice
L’interrogatorio di Daniele Rezza, il 19enne che ha confessato l’omicidio di Manuel Mastrapasqua a Rozzano, vicino Milano, è andato in scena intorno alle ore 11 lunedì 14 ottobre nel carcere di San Vittore. Sarebbe durato circa due ore: ecco cos’ha detto il presunto killer al giudice per le indagini preliminari (gip).
- L'omicidio di Manuel Mastrapasqua a Rozzano
- L'interrogatorio per la convalida del fermo: "Ho rovinato due famiglie"
- La rinuncia dell'avvocato
L’omicidio di Manuel Mastrapasqua a Rozzano
Manuel Mastrapasqua, 31 anni, è morto in ospedale nella notte tra giovedì 10 e venerdì 11 ottobre, dopo essere stato accoltellato post lavoro sulla strada di casa.
Daniele Rezza, 19 anni, ha confessato l’omicidio, con la rapina come movente: avrebbe agito per rubare un paio di cuffie wireless.
Il ragazzo aveva già confessato l’omicidio alla stazione di Alessandria, dopo essere stato fermato dalla Polizia ferroviaria, che l’aveva notato vagare senza una meta.
Nell’interrogatorio con i carabinieri di Milano e la pm Letizia Mocciaro, avvenuto sabato 12 ottobre, Rezza avrebbe detto di essere consapevole di aver “rovinato due famiglie”.
L’interrogatorio per la convalida del fermo: “Ho rovinato due famiglie”
Lunedì 14 ottobre, nell’interrogatorio per la convalida del fermo davanti al gip Domenico Santoro, il killer reo confesso non è rimasto in silenzio.
Secondo quanto riferito dall’Ansa, infatti, avrebbe ammesso di aver pensato di rapinare Mastrapasqua una volta incrociato per strada, al buio.
Lo avrebbe confermato l’avvocato del 19enne, Maurizio Ferrari, lasciando il carcere di San Vittore dove è attualmente detenuto Rezza: “Per un’ora e mezza ha spiegato tutto nel dettaglio”, aggiungendo però che “non ha fornito alcuna motivazione alla sua improvvisa idea di rapinare il 31enne”.
E ancora, come riporta l’Agi: “Ha detto quanto già esposto al pm. Non si era reso conto di averlo ucciso perché non l’ha visto cadere a terra e lo ha scoperto il mattino dopo. È stato un gesto occasionale. Non era uscito di casa con l’intento di compiere una rapina. Era nervoso, passeggiava, e incrocia il ragazzo e incidentalmente decide di rapinarlo”.
La rinuncia dell’avvocato
Maurizio Ferrari, legale del killer reo confesso, ha inoltre annunciato che rinuncerà al mandato per “motivi personali”.
Nei giorni che hanno scosso Rozzano, un episodio simile è avvenuto anche in pieno centro a Ferrara: un uomo è stato accoltellato proprio durante il tentativo di una rapina, l’aggressore gli avrebbe rubato le cuffie.