Roman Kostomarov in fin di vita: la leggenda del pattinaggio colpito da un ictus dopo l'amputazione degli arti
La leggenda del pattinaggio su ghiaccio è in fin di vita dopo aver subito l'amputazione degli arti e un ictus
Le condizioni di Roman Kostomarov, leggenda 46enne del pattinaggio sul ghiaccio, sono drammatiche, disperate. Negli ultimi giorni lo stato di salute dell’oro olimpico di Torino 2006 si è aggravato ulteriormente.
- Roman Kostomarov in fin di vita
- Il calvario di Roman Kostomarov
- La dottoressa: "Iniziato il processo di disintegrazione di tutti gli organi"
Roman Kostomarov in fin di vita
L’ex danzatore ha subito un ictus e ha trascorso la notte tra lunedì e martedì in terapia intensiva e sotto plasmaferesi, ossia la purificazione del sangue, per infezione. La scorsa settimana all’atleta russo erano stati amputati gli arti. Ora è in fin di vita.
Kostomarov è stato uno dei migliori atleti di sempre del suo sport. Nel suo palmares ci sono due medaglie d’oro ai Mondiali (2004 e 2005), tre medaglie d’oro agli Europei (2004, 2005 e 2006) e il già citato primo posto alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 in coppia con Tatiana Navka.
Conclusa la carriera sportiva, non ha smesso di danzare negli spettacoli e nelle esibizioni. Lo scorso mese, per prendere parte a un evento all’aperto organizzato da un altro asso del pattinaggio, Ilya Averbukh (argento a SaltLake City 2022), ha lavorato a bassissime temperature, venendo poi ricoverato d’urgenza a Kommunarka, alla periferia di Mosca, con la febbre altissima.
Il calvario di Roman Kostomarov
Da allora per Kostomarov è cominciato un calvario: polmonite bilaterale, perdita di conoscenza, infezione diffusa in tutto il corpo, coma artificiale, amputazione dei piedi (e pare anche di alcune dita delle mani). Infine l’ictus delle scorse ore, come racconta Sport Express. Ci sarebbero gravi danni cerebrali. “Ematoma infracerebrale con fase acuta nel lobo frontale, lesioni della materia grigia e bianca”, si legge sul quotidiano.
La situazione si è fatta ancor più drammatica con il cedimento dei polmoni: quello destro non funziona in maniera indipendente, mentre c’è una fibrosi in quello sinistro con l’accumulo di liquido. Accumulo che si sta verificando anche in altre parti del corpo a causa della ridotta funzionalità dei reni.
La dottoressa: “Iniziato il processo di disintegrazione di tutti gli organi”
La moglie Oksana Domnina nei giorni scorsi si era mostrata ottimista, al contrario di chi ha in cura il campione. “Il processo di disintegrazione di tutti gli organi è iniziato. Considerando la gravità della situazione, molto probabilmente c’è un’insufficienza generale di più organi, inclusa l’insufficienza renale. L’edema nei reni era il risultato di molti gravi disturbi nel corpo”, ha riferito alla stampa russa la dottoressa Anna Korobkina, nefrologa presso l’Israeli Hadassah Medical Center, cui fa capo l’ospedale di Kommunarka.