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Renzi attacca la Procura di Firenze sulla scomparsa di Kata: le accuse durissime del leader di Italia Viva

Matteo Renzi tuona contro la Procura di Firenze per commentare l'andamento delle indagini: "Cosa stavano aspettando?". Ecco cos'ha detto

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

“Cosa avevano da aspettare?”, con queste e altre parole ben più incisive Matteo Renzi ha tuonato contro la Procura di Firenze per commentare i lavori in corso per le ricerche di Kata, la piccola bambina peruviana di 5 anni scomparsa dall’ex hotel Astor occupato del capoluogo toscano. L’ex premier si è espresso con parole molto dure durante una conferenza stampa di Italia Viva a Palazzo Vecchio.

Kata, Renzi attacca la Procura di Firenze

Come scritto in apertura, Matteo Renzi ha lanciato un’invettiva contro la Procura di Firenze durante una conferenza stampa di Italia Viva a Palazzo Vecchio.

L’ex sindaco della città nonché ex Presidente del Consiglio ha usato parole molto dure a proposito delle indagini sulla scomparsa di Kata.

Scomparsa di Kata, Matteo Renzi si scaglia contro la Procura di Firenze

Il senatore stava esprimendo il suo parere sulla riqualificazione dello stadio Franchi, in particolar modo per commentare sulla possibilità del Comune di Firenze di affidare la progettazione ad Arup.

Dunque Matteo Renzi ha lanciato il suo attacco diretto: “In questa città la Procura pensi a sgomberare gli immobili o a sgomberarli in tempo, perché se non ha sgomberato l’ex Astor a settembre, doveva farlo il 10, 11 giugno”.

Ancora: “Hanno aspettato una settimana. Cosa avevano da aspettare? Se c’è richiesta di Digos e Comune bisogna intervenire, ma il pm ha detto di no a settembre. Per me ha sbagliato, ma diciamo che la Procura aveva le sue ragioni”.

Infine: “Ma quando sparisce Kata che ha cinque anni… “.

Le responsabilità della Procura, secondo Renzi

Secondo Renzi, quindi, la Procura avrebbe dovuto disporre lo sgombero dell’ex hotel Astor ben prima della scomparsa della piccola Kata.

Com’è noto, invece, lo sgombero è iniziato alcuni giorni dopo la sparizione della bambina, per questo il senatore dichiara: “Quando il 10 giugno sparisce Kata la prima cosa da fare è sgomberare subito. E invece hanno atteso, ma cosa hanno aspettato i signori della Procura di Firenze? La Procura di Firenze ha una responsabilità atroce“.

Matteo Renzi fa dunque un excursus delle notizie che hanno interessato la città, dagli appartamenti trasformati in b&b al fatto di cronaca nera che dal 10 giugno sta tenendo l’Italia e il mondo con il fiato sospeso: “Siamo Firenze o siamo una città che non riconosciamo più?”.

Le ultime notizie su Kata

Gli inquirenti hanno da poco concluso i controlli a tappeto del Dna degli inquilini dell’ex Astor. Tra i profili identificati, secondo gli investigatori, potrebbe nascondersi il rapitore di Kata.

Le indagini si sono concentrate anche su un’azienda adiacente alla struttura, un’attività gestita da due fratelli italiani che potrebbero aver avuto un ruolo nella sparizione della bambina.

Oltre a questi, anche un cittadino peruviano è ora sotto l’attenzione degli inquirenti. Si tratterebbe di un parente di Kata.

Fonte foto: ANSA

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