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Reggio Calabria, arrestato consigliere del Pd eletto tre mesi fa

Il consigliere Castorina, componente della direzione nazionale del Pd, è stato arrestato a Reggio Calabria insieme a un presidente di seggio

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Terremoto politico a Reggio Calabria. Antonino Castorina, consigliere comunale del Partito democratico eletto lo scorso settembre, è stato arrestato dagli agenti della Digos della Questura di Reggio Calabria nell’ambito dell’inchiesta che riguarda lo svolgimento delle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre scorso. La notizia è stata diffusa dall’Ansa.

Reggio Calabria, arrestato consigliere del Pd eletto tre mesi fa

Attualmente Castorina si trova agli arresti domiciliari. A disporli, il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, l’aggiunto Gerardo Dominijanni e il pm Paolo Petrolo.

La stessa misura cautelare è stata emessa nei confronti di un presidente di seggio, Carmelo Giustra.

L’ordinanza di custodia è stata notificata a entrambi all’alba.

Reggio Calabria, perché un consigliere Pd è stato arrestato

Secondo gli inquirenti, Giustra avrebbe aiutato Castorina a violare la normativa elettorale. Al momento, le indagini non mettono in discussione il risultato elettorale e la vittoria del sindaco Giuseppe Falcomatà, ma riguardano solo la posizione del consigliere, che è inoltre componente della direzione nazionale del Partito democratico.

Con 1.510 voti raccolti alle elezioni di settembre, è stato il consigliere comunale più votato del centrosinistra.

Tra le preferenze, però, ci sarebbero anche quelle di anziani che non sarebbero andati al seggio. Addirittura due defunti.

Il voto di chi si è astenuto, inoltre, sarebbe stato possibile grazie alle centinaia di duplicati delle tessere elettorali che, stando a quanto trapela, lo stesso Castorina e altri soggetti a lui vicini avrebbero ritirato negli uffici comunali senza alcuna delega e senza i documenti di identità degli interessati.

Buona parte di quelle schede sarebbero state utilizzate per registrare il voto in alcuni seggi della città. Non avendo il documento di riconoscimento degli ignari elettori, si è proceduto alla loro finta identificazione attraverso la normativa che consente ai membri dell’Ufficio elettorale di sezione di certificare la “conoscenza personale” dell’anziano.

Reggio Calabria, la reazione di Klaus Davi: “Elezioni da annullare”

“Le elezioni amministrative svoltesi a Reggio Calabria il 20 21 ottobre vanno annullate senza se e senza ma”. Lo ha affermato, in una nota, Klaus Davi, candidato a sindaco in occasione delle ultime comunali.

Secondo il massmediologo, “al netto dell’inchiesta della magistratura che seguirà il suo corso sono agli atti tutte le denunce che avevamo documentato con la ‘Lista Klaus Davi’ già ad urne aperte e prima ancora durante la campagna elettorale”.

“Le manipolazioni dei voti dei presidenti di seggio di Archi – ha aggiunto – con il ricorso a matite farlocche, l’invio sistematico e sinistro ad urne aperte ai seggi di ‘miliziani’ di Falcomatà, vale a dire di soggetti che intimidivano le persone ‘suggerendo’ per chi votare e ricorrendo addirittura all’aiuto dipendenti comunali e consiglieri comunali all’uopo”.

“Reggio – ha concluso – ha bisogno di amministratori seri che tirino fuori la città dal baratro non di cacofonici ventriloqui”.

Fonte foto: Ansa

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