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CRONACA NERA

Rapina a Torino in zona Gran Madre organizzata dall'artigiano che aveva fatto la ristrutturazione

Il basista della rapina avvenuta in una casa di lusso a Gran Madre a Torino era l'artigiano che ha fatto i lavori di ristrutturazione: tutti arrestati

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

A Torino, in zona Gran Madre, una rapina in un appartamento di lusso è stata organizzata dall’artigiano che si era occupato dei lavori di ristrutturazione. L’uomo ha preso nota degli orari e delle abitudini degli inquilini, una coppia di facoltosi professionisti. Durante il colpo la padrona di casa è stata picchiata e legata. I malviventi puntavano a farle aprire la cassaforte.

La banda di ladri professionisti

La vittima della rapina è una nota dentista torinese di 61 anni. Al momento del colpo, il marito non era in casa.

Il basista era l’artigiano che ha venduto le informazioni a una squadra di tre rapinatori esperti, sostenendo che la coppia custodisse nel controsoffitto oltre 200.000 euro in contanti. Soldi che però i malviventi non hanno mai trovato, come racconta La Repubblica.

La ricostruzione

I fatti sono avvenuti il 27 ottobre 2023, ma i dettagli sono emersi solo di recente. Tutto è accaduto poco prima delle 20:00.

La dentista era appena tornata a casa in auto. Ad aspettarla nel garage c’era la banda dei tre rapinatori. Non appena la donna è scesa dal suo Mercedes, il trio le è saltato addosso per picchiarla.

“Sono svenuta – ha poi raccontato la donna agli agenti – non si sono impietositi e mi hanno trascinata a forza in casa, obbligandomi ad aprire la porta”.

Una volta in casa, la donna è stata imbavagliata e legata mani e piedi con delle fascette da elettricista. I tre hanno poi cominciato a girare per casa in cerca della cassaforte.

L’allarme sonoro non è scattato, ma il sistema di videosorveglianza ha mostrato le immagini al marito tramite l’applicazione sullo smartphone.

È stato l’uomo ad avvisare custode e polizia. Le forze dell’ordine sono arrivate entro breve. Uno membro del trio, in particolare, aveva finito da poco di scontare una pena ai domiciliari: nel 2015 era stato condannato con rito abbreviato a 8 anni per due rapine a mano armata commesse in provincia di Cuneo.

Disposta la custodia cautelare

Sul momento i due complici sono riusciti a scappare, ma successivamente sono stati arrestati. Venerdì 28 giugno sono state emesse le ordinanze di custodia cautelare nei loro confronti e per l’artigiano infedele.

Responsabili di altre rapine

Durante le perquisizioni nelle case degli arrestati, le forze dell’ordine hanno trovato indizi che collegherebbero i membri della banda ad altre rapine.

Fonte foto: ANSA

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