Ragazzo violentato sui Navigli a Milano da una persona conosciuta su un'app di incontri: soccorso dal 118
Un ragazzo ha raccontato di essere stato violentato in zona Navigli a Milano: è stato trovato all'alba per strada in stato confusionale
Violenza nella movida. Un ragazzo di 23 anni è stato soccorso all’alba nella zona dei Navigli, a Milano, mentre si trovava in stato confusionale. Avrebbe detto ai medici di essere stato violentato da una persona conosciuta su un’app di incontri.
- Ragazzo soccorso sui Navigli
- Violenza sessuale su un ragazzo nella movida milanese
- L'aggressore conosciuto su un'app di incontri
Ragazzo soccorso sui Navigli
Attorno alle 6:30 del mattino di domenica 8 settembre un ragazzo è stato soccorso nella zona dei Navigli di Milano, in via Ascanio Sforza, una delle più frequentate della movida del capoluogo lombardo.
Il giovane si trovava in stato confusionale in strada e secondo quanto riportato dal sito del quotidiano Il Corriere della Sera nella sua edizione milanese, sarebbe anche stato alterato dall’alcol.
Subito dopo l’intervento dei sanitari del 118 chiamati dai passanti che hanno visto il ragazzo in difficoltà, il giovane ha però rivelato ai soccorritori di essere stato violentato poco prima.
Violenza sessuale su un ragazzo nella movida milanese
I ricordi del ragazzo soccorso sui Navigli dal 118 sarebbero stati poco chiari, ma secondo quanto ricostruito avrebbe parlato ai sanitari di due persone incontrate la sera precedente, una delle quali lo avrebbe violentato.
L’ambulanza ha quindi immediatamente provveduto a portarlo alla clinica Mangiagalli di Milano, dove si trova il principale centro antiviolenza della città, perché potesse ricevere le cure adeguate alla sua situazione.
Non è chiaro dove sia avvenuta la violenza né se il ragazzo sia riuscito a identificare il suo aggressore. Al momento le forze dell’ordine stanno eseguendo accertamenti per ricostruire con esattezza cosa sia accaduto.
L’aggressore conosciuto su un’app di incontri
Per ora non ci sono riscontri da parte delle autorità su quanto raccontato dal ragazzo, che è stato visitato alla clinica Mangiagalli dove ha ricevuto le prime cure del caso.
Pochi i dettagli che trapelano sulla vicenda. Il ragazzo non conosceva infatti il suo aggressore. Si sarebbe dato appuntamento con due persone con le quali sarebbe venuto in contatto tramite una applicazione di incontri.
Dei due soltanto uno sarebbe stato accusato della violenza sessuale denunciata dalla vittima. Le forze dell’ordine raccoglieranno la sua testimonianza per tentare di rintracciare il presunto responsabile.