Ragazza ucraina 16enne morta investita a Torino in corso Casale sotto la pioggia: stava andando a scuola
A Torino è morta una ragazza dopo essere stata investita da un'auto mentre attraversava la strada per andare a scuola. La pericolosità di quel tratto è nota da tempo
Tragedia a Torino dove è morta la ragazza investita da un’auto mentre andava a scuola. La 16enne di origini ucraine stava attraversando la strada quando un automobilista l’ha centrata uccidendola sul colpo.
- Ragazza investita a Torino: morta sul colpo
- La denuncia della politica e delle associazioni
- Lo sfogo di un residente
Ragazza investita a Torino: morta sul colpo
L’incidente è avvenuto in zona Madonna del Pilone, per la precisione nei pressi del civico 246 di corso Casale dove sono presenti le strisce pedonali e un semaforo lampeggiante.
Stando alle prime ricostruzioni, forse la pioggia battente che ha ridotto la visibilità e che ha reso scivoloso l’asfalto potrebbe avere avuto un ruolo nel dramma che si è verificato attorno alle 7:00 di venerdì 20 ottobre.
Dopo l’urto il conducente dell’auto, una Volkswagen Bora, si è subito fermato per prestare i primi soccorsi.
La ragazzina era ospite di una comunità non distante dal luogo dell’incidente.
La denuncia della politica e delle associazioni
La pagina torinese del Corriere della Sera riporta le parole di uno dei responsabili dell’associazione di genitori Crescendo, che si occupa di istruzione parentale nella scuola all’angolo tra corso Casale e via Signorelli.
L’associazione ha più volte segnalato alle autorità la pericolosità di quel tratto di strada.
Dall’associazione Crescendo fanno sapere che alcune settimane prima era stato investito, fortunatamente senza conseguenze, un ragazzino della stessa comunità.
E nel 2022, sempre nello stesso punto, era stato travolto un cane.
Il giorno precedente all’incidente il consigliere comunale di Torino Bellissima Pierlucio Firrao aveva presentato in commissione trasporti a Palazzo Civico una mozione per chiedere l’installazione di un semaforo fisso al posto di quello lampeggiante già presente.
Lo sfogo di un residente
La Stampa ha raccolto lo sfogo di un residente del quartiere: “Qua è sempre pericoloso. Abito dietro al Motovelodromo e qui è così. Viaggiano tutti veloci, anche quando c’è il semaforo rosso non sempre viene rispettato. Mio figlio ha 11 anni e non lo mando da solo a scuola anche se è vicina”.