Preside dell’Istituto Nautico di Genova sullo stupro di Palermo: “La carne è carne solo se sei complice"
Insegnanti e presidi contro lo stupro di Palermo, parla Paolo Fasce di Genova: "La carne è carne solo se si considera una donna come un oggetto"
Sul caso dello stupro di gruppo di Palermo si susseguono le dichiarazioni di personaggi pubblici, cantanti e divulgatori social. In questo contesto prendono parola anche i lavoratori del settore scolastico, come la professoressa di Palermo Giovanna Corrao e il preside dell’Istituto Nautico “San Giorgio” di Genova e Camogli Paolo Fasce. Parole dure, quelle delle figure professionali che seguono le e gli studenti nel loro percorso e il preside non è da meno.
Circolare dell’Istituto Nautico
Paolo Fasce, preside dell’Istituto Nautico “San Giorgio” di Genova e Camogli, ha voluto parlare ai propri studenti, colleghi, ai docenti e ai genitori sul tema della violenza sessuale di gruppo avvenuta a Palermo la sera del 4 luglio. Tra le tante parole dette in questi giorni, le più dure arrivano proprio da chi lavora con i giovani quotidianamente (come il durissimo video virale della professoressa di Palermo Giovanna Corrao).
Sulla stessa scia il preside Fascia ha inviato una circolare esplicita già a partire dall’oggetto: “La carne è carne, solo se sei complice”.
Il contenuto della circolare
La circolare del preside si apre con l’intera lista dei messaggi che i giovani coinvolti nello stupro di gruppo si sono mandati nei giorni seguenti al fatto. Secondo il preside Fasce infatti è “utile pubblicarli perché non è escluso che nelle chat dei nostri figli appaiano commenti o considerazioni che […] possono essere bestialità equivalenti espresse in contesti non degni di attenzione penale, ma il salto in quella direzione è solo questione di casualità e occasioni”.
Un’introduzione dura, ma che Fasce ci tiene a spiegare a partire dalle parole di Nicoletta Agostino, competente in linguistica e attivista per la parità di genere. Agostino dice che è importante rendere pubblico questo orrore, perché solo così i genitori saranno in grado di indicare cos’è la cultura dello stupro, la cultura del possesso e della prevaricazione.
L’invito alle famiglie
Il preside Fasce si è infine rivolto alle famiglie, al personale e agli studenti della scuola: “Ciò che mi aspetto dagli studenti dell’istituto nautico […] è che svolgano attivamente il delicato ruolo di bonificatori”. Per il preside infatti c’è bisogno di opporsi a queste situazioni, frapporsi agli abusi e invocare le forze dell’ordine.
Infine il preside ha chiuso la circolare con toni duri, partendo da una delle frasi scritte dai ragazzi dello stupro di gruppo. “La carne è carne, solo se consideri il corpo di una donna come un oggetto o una ‘cosa’ di cui disporre e se sei complice della violenza”, ha commentato.