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Preside dell’Istituto Nautico di Genova sullo stupro di Palermo: “La carne è carne solo se sei complice"

Insegnanti e presidi contro lo stupro di Palermo, parla Paolo Fasce di Genova: "La carne è carne solo se si considera una donna come un oggetto"

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Sul caso dello stupro di gruppo di Palermo si susseguono le dichiarazioni di personaggi pubblici, cantanti e divulgatori social. In questo contesto prendono parola anche i lavoratori del settore scolastico, come la professoressa di Palermo Giovanna Corrao e il preside dell’Istituto Nautico “San Giorgio” di Genova e Camogli Paolo Fasce. Parole dure, quelle delle figure professionali che seguono le e gli studenti nel loro percorso e il preside non è da meno.

Circolare dell’Istituto Nautico

Paolo Fasce, preside dell’Istituto Nautico “San Giorgio” di Genova e Camogli, ha voluto parlare ai propri studenti, colleghi, ai docenti e ai genitori sul tema della violenza sessuale di gruppo avvenuta a Palermo la sera del 4 luglio. Tra le tante parole dette in questi giorni, le più dure arrivano proprio da chi lavora con i giovani quotidianamente (come il durissimo video virale della professoressa di Palermo Giovanna Corrao).

Sulla stessa scia il preside Fascia ha inviato una circolare esplicita già a partire dall’oggetto: “La carne è carne, solo se sei complice”.

 Scatto dalla manifestazione di Palermo contro lo stupro di gruppo di NonUnaDiMeno

Il contenuto della circolare

La circolare del preside si apre con l’intera lista dei messaggi che i giovani coinvolti nello stupro di gruppo si sono mandati nei giorni seguenti al fatto. Secondo il preside Fasce infatti è “utile pubblicarli perché non è escluso che nelle chat dei nostri figli appaiano commenti o considerazioni che […] possono essere bestialità equivalenti espresse in contesti non degni di attenzione penale, ma il salto in quella direzione è solo questione di casualità e occasioni”.

Un’introduzione dura, ma che Fasce ci tiene a spiegare a partire dalle parole di Nicoletta Agostino, competente in linguistica e attivista per la parità di genere. Agostino dice che è importante rendere pubblico questo orrore, perché solo così i genitori saranno in grado di indicare cos’è la cultura dello stupro, la cultura del possesso e della prevaricazione.

L’invito alle famiglie

Il preside Fasce si è infine rivolto alle famiglie, al personale e agli studenti della scuola: “Ciò che mi aspetto dagli studenti dell’istituto nautico […] è che svolgano attivamente il delicato ruolo di bonificatori”. Per il preside infatti c’è bisogno di opporsi a queste situazioni, frapporsi agli abusi e invocare le forze dell’ordine.

Infine il preside ha chiuso la circolare con toni duri, partendo da una delle frasi scritte dai ragazzi dello stupro di gruppo.  “La carne è carne, solo se consideri il corpo di una donna come un oggetto o una ‘cosa’ di cui disporre e se sei complice della violenza”, ha commentato.

Fonte foto: ANSA

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