Arrestati 7 giovani per violenza sessuale di gruppo in una zona centrale di Palermo, coinvolti anche minorenni
Denunciati e arrestati i 7 che hanno abusato sessualmente di una giovane a Palermo lo scorso mese. L’accusa è di violenza sessuale di gruppo
Sono stati arrestati i 7 giovani accusati di violenza sessuale ai danni di una ragazza palermitana. La denuncia era partita un mese fa, dopo i fatti verificati il 7 luglio. Nei giorni scorsi erano già stati fermati 3 di presunti complici dello stupro, ora sono tutti accusati di “violenza sessuale di gruppo”.
I fatti
L’accusa per i 7 giovani arrestati è violenza sessuale di gruppo (la ricostruzione è simile al caso del parco acquatico del Garda) I fatti si sarebbero svolti nel centro di Palermo il 7 luglio scorso. Dopo una serata di divertimento tra i locali palermitani, in particolare tra il mercato della Vucciria e Piazza Sant’Anna, la giovane sarebbe stata trascinata da un gruppo di ragazzi verso una zona più appartata.
Secondo la ricostruzione della vittima infatti lo stupro sarebbe avvenuto nella zona del Foro Italico. I sette sono coinvolti in maniera differente: 3 di loro sono presunti complici, presenti sulla scena al momento dello stupro; i restanti invece avrebbero abusato direttamente della giovane.
Arrestati i giovani coinvolti nello stupro di gruppo al Foro Italico di Palermo
La denuncia
La denuncia della giovane è arrivata velocemente alle forze dell’ordine. La ricostruzione della vittima ha così portato le indagini su 7 ragazzi, tra cui sono presenti anche dei minorenni.
Le indagini hanno confermato le dichiarazioni della giovane vittima. I carabinieri infatti sono riusciti a identificare i componenti del banco grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.
L’arresto
Nella mattina del 18 agosto sono stati arrestati 3 maggiorenni e un minorenne. Lo scorso giovedì 3 agosto erano stati già fermati i 3 presunti complici. Il gruppo, composto da 7 giovanissimi, sono tutti indagati per il reato di violenza sessuale di gruppo.
In attesa della conclusione delle indagini e del processo, sono stati tutti stati condotti in carcere. Nel caso venissero condannati spetterebbe loro una reclusione da un minimo di 8 a un massimo di 14 anni. Andranno valutate circostanze aggravanti e riduzioni di pena.