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Piero Marrazzo 15 anni dopo il caso che lo travolse: "Era finita". La figlia: "Ho avuto paura che fosse morto"

In un libro autobiografico, Piero Marrazzo torna a parlare dello scandalo che lo travolse; la figlia Giulia ammette: “Ho avuto paura che fosse morto”

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

È in uscita “Storia senza eroi”, libro autobiografico di Piero Marrazzo, nel quale l’ex politico racconta la sua vita e i giorni che lo hanno definitivamente estromesso dalla vita politica italiana. Del caso ha parlato anche la figlia Giulia, che ammette: “Ho avuto paura che fosse morto”.

Il libro di Piero Marrazzo

Nella giornata di oggi – martedì 15 ottobre 2024 – arriva sugli scaffali delle librerie italiane “Storia senza eroi”, libro autobiografico dell’ex politico oggi 66enne (presidente della Regione Lazio dal 2005 al 2009) Piero Marrazzo, scritto insieme alle sue tre figlie.

Nell’ottobre 2009, quando era ancora presidente della Regione, Piero Marrazzo venne ricattato da quattro carabinieri, in possesso di un video che mostrerebbe un incontro tra il politico e una ragazza transessuale in un appartamento di via Gradoli, a Roma.

Piero Marrazzo con la moglie Roberta Serdoz in una immagine d’archivio del novembre 2006

Marrazzo racconta nel suo libro dei momenti antecedenti l’esplosione dello scandalo che lo portò poi alle dimissioni, quando ricevette una telefonata da Berlusconi che gli anticipava l’uscita della notizia: “Presi tempo, consapevole che la fine era vicina”.

Il rapporto con la famiglia

Marrazzo, come racconta ancora nel suo libro, un estratto del quale è stato pubblicato dal Corriere della Sera, era consapevole che i suoi impegni istituzionali di quel giorno fossero “l’ultima rappresentazione”, in seguito alla quale, una volta rientrato a casa, l’ex politico realizzò di “non essere più lo stesso”.

Un pensiero anche per le figlie: “Avevo paura di perderle, sapevo che un giorno avrei dovuto affrontare con loro ciò che era accaduto, parlare di me. Subivo una pressione fortissima, il tempo era scaduto”.

Un tema sul quale, a distanza di tanti anni, è intervenuta direttamente anche una delle figlie di Piero Marrazzo, Giulia, che in un’intervista a Repubblica ha parlato di quel periodo e dei giorni che seguirono l’uscita degli articoli su tutti i giornali nazionali.

Le parole di Giulia Marrazzo

Giulia Marrazzo all’epoca dello scandalo aveva 19 anni: “Da figlia per me quel giorno, ricordo che era un venerdì, fu il momento di amare nell’esserci. Se coraggio vuol dire non avere paura nel prendere le difese di un gran padre come è stato per me Piero Marrazzo, l’ho avuto”.

Giulia ricorda che per il padre “la sofferenza è stata quella di chi è sottoposta a un attacco violentissimo”, ma soprattutto ripensa alle difficoltà dei giorni successivi: “È stata durissima, un giorno ho avuto paura che mio papà fosse morto, perché la tata di mia sorella mi rispose al telefono singhiozzando”.

Oggi Giulia Marrazzo è una giornalista, e ha un’idea molto precisa di cos’è stato sbagliato nel caso del padre: “Il giudizio sulle vite private e personali è il male. Io da cronista, lo sospendo sempre. Ognuno ha i propri occhi, un osservatore può dire la sua, ma generalizzare è sbagliato, il giudizio può davvero travolgere le persone. Posso dire, per esserci passata, che dietro ai titoli dei giornali ci sono vite, nomi, cognomi”.

Fonte foto: ANSA

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