Piantedosi al Viminale con il Comitato per la sicurezza, via confronto su minacce dopo risposta Iran a Israele
Piantedosi al Viminale ha chiamato il Consiglio per la sicurezza per discutere delle possibili minacce dopo la risposta dell'Iran contro Israele
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha riunito al Viminale il Comitato per l’ordine e la sicurezza. La riunione è stata convocata in risposta al possibile aumento di minacce a seguito della risposta iraniana contro Israele. Al tavolo si confronteranno i vertici dell’intelligence e delle forze della polizia. Il quadro da valutare è quelle delle “minacce” e si prenderanno decisione, se necessarie, sull’aggiornamento del dispositivo di prevenzione e di contrasto.
Riunione per la sicurezza
Il ministero dell’Interno, nella figura del ministro Matteo Piantedosi, ha chiamato al Viminale il Comitato per l’ordine e la sicurezza (anche Schlein e Giorgia Meloni si sono sentite in merito). Sulla scia dei fatti accaduti tra Israele e Iran, cresce l’allerta sulle minacce alla sicurezza.
La riunione è terminata a metà pomeriggio, dopo aver discusso sui sistemi di monitoraggio e quali azioni intraprendere per evitare complicazioni.
Allerta terrorismo
Sul fronte della sicurezza si è discusso il tema del terrorismo. Non preoccupa un’azione diretta, molto più l’escalation nella zona del Medio Oriente, ma i possibili e cosiddetti “lupi solitari” sì.
A tal proposito, è scattata l’attenzione ai flussi migratori irregolari per intercettare i soggetti potenzialmente pericolosi. Non vengono invece modificati i controlli alla frontiera orientale.
Obiettivi sensibili
Lo stesso ministro dell’Interno, dopo l’attacco del 7 ottobre, aveva richiesto l’aggiornamento della lista degli obiettivi sensibili. L’attacco di risposta sferrato dall’Iran contro Israele non muta quindi le condizioni di sicurezza, già elevate in Italia dall’inizio dell’aggressione israeliana a Gaza dopo le azioni di Hamas.
Il prefetto Lamberto Giannini, ai margini della riunione con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, ha affermato che i livelli di sicurezza per la comunità ebraica nella Capitale “sono altissimi”. Risulta quindi difficile aumentarli ancora, ma quello che serve “è mantenerli costanti e non cadere l’attenzione”.