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Piantedosi al Viminale con il Comitato per la sicurezza, via confronto su minacce dopo risposta Iran a Israele

Piantedosi al Viminale ha chiamato il Consiglio per la sicurezza per discutere delle possibili minacce dopo la risposta dell'Iran contro Israele

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha riunito al Viminale il Comitato per l’ordine e la sicurezza. La riunione è stata convocata in risposta al possibile aumento di minacce a seguito della risposta iraniana contro Israele. Al tavolo si confronteranno i vertici dell’intelligence e delle forze della polizia. Il quadro da valutare è quelle delle “minacce” e si prenderanno decisione, se necessarie, sull’aggiornamento del dispositivo di prevenzione e di contrasto.

Riunione per la sicurezza

Il ministero dell’Interno, nella figura del ministro Matteo Piantedosi, ha chiamato al Viminale il Comitato per l’ordine e la sicurezza (anche Schlein e Giorgia Meloni si sono sentite in merito). Sulla scia dei fatti accaduti tra Israele e Iran, cresce l’allerta sulle minacce alla sicurezza.

La riunione è terminata a metà pomeriggio, dopo aver discusso sui sistemi di monitoraggio e quali azioni intraprendere per evitare complicazioni.

Allerta terrorismo

Sul fronte della sicurezza si è discusso il tema del terrorismo. Non preoccupa un’azione diretta, molto più l’escalation nella zona del Medio Oriente, ma i possibili e cosiddetti “lupi solitari” sì.

A tal proposito, è scattata l’attenzione ai flussi migratori irregolari per intercettare i soggetti potenzialmente pericolosi. Non vengono invece modificati i controlli alla frontiera orientale.

Obiettivi sensibili

Lo stesso ministro dell’Interno, dopo l’attacco del 7 ottobre, aveva richiesto l’aggiornamento della lista degli obiettivi sensibili. L’attacco di risposta sferrato dall’Iran contro Israele non muta quindi le condizioni di sicurezza, già elevate in Italia dall’inizio dell’aggressione israeliana a Gaza dopo le azioni di Hamas.

Il prefetto Lamberto Giannini, ai margini della riunione con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, ha affermato che i livelli di sicurezza per la comunità ebraica nella Capitale “sono altissimi”. Risulta quindi difficile aumentarli ancora, ma quello che serve “è mantenerli costanti e non cadere l’attenzione”.

Fonte foto: ANSA

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