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Pentagono abbatte oggetto non identificato sull'Alaska: l'operazione dei caccia Usa nei cieli americani

I jet statunitensi hanno abbattuto un velivolo ignoto grande quanto un'auto e senza persone a bordo vicino al confine con Canada

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

I jet statunitensi hanno abbattuto un oggetto non identificato nei cieli dell’Alaska. Il Pentagono ha dato l’ordine di distruggere questo velivolo grande come un’auto e senza equipaggio che sorvolava lo spazio aereo americano ad alta altitudine al largo delle coste dell’Alaska, vicino al confine col Canada. La nuova ‘incursione’ aerea sui cieli americani, a meno di una settimana dopo il caso del pallone-spia cinese, rimane avvolta nel mistero.

L’abbattimento

L’ordine di abbattere è arrivato direttamente dal presidente Joe Biden, ma non prima di ricevere l’assicurazione che non ci fossero persone a bordo. “L’operazione è stata un successo” ha poi commentato il comandante in capo.

L’allarme era scattato giovedì sera ma l’oggetto è stato abbattuto venerdì all’1,45 ora di Washington (le 19.45 in Italia) con un missile Sidewinder lanciato da un F22 decollato dalla base dell’Air Force di Elmendorf ad Anchorage.

Come spiegato dal portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, l’oggetto non identificato era in volo a 12 mila metri di altezza e “poneva una ragionevole minaccia al traffico aereo civile“.

Il mistero

Il portavoce del Pentagono Pat Ryder, ha spiegato però in un briefing che il Dipartimento della difesa non sa da dove arrivasse, a chi appartenga, a che velocità viaggiasse, se fosse manovrabile e se avesse capacità di sorveglianza, né è stato in grado di dare una descrizione dell’oggetto, che resta infatti “non identificato”.

I funzionari americani sperano di raccogliere qualche informazione in più dall’esame dei resti, che sono in fase di recupero nelle acque ghiacciate dell’Alaska.

Il caso del pallone-spia

Rispetto all’abbattimento del pallone-spia cinese, l’operazione è stata più tempestiva in ragione della potenziale minaccia alla sicurezza aerea e del fatto che l’oggetto sorvolava zone scarsamente popolate. Le dimensioni dell’oggetto non identificate sono infatti molto più piccole di quelle dello ‘spy balloon’ di Pechino.

Sul caso del pallone-spia arriva intanto la rima ritorsione economica Usa: l’amministrazione Biden ha bloccato le vendite di alcune tecnologie statunitensi a diverse società del Dragone del settore hi-tech tech e aviazione coinvolte nei programmi militari cinesi relativi a dirigibili e palloni utilizzati per l’intelligence e la ricognizione.

Un’immagine ingrandita del pallone-spia cinese

Cinque società e un istituto di ricerca sono finite nella blacklist del dipartimento del commercio statunitense e non potranno più vendere alle aziende le tecnologie americane senza una licenza speciale.

Negli ultimi giorni Biden aveva dichiarato che l’abbattimento del pallone non ha inferto un duro colpo ai rapporti bilaterali e che il sorvolo del dirigibile “non è una grave violazione” rispetto a quanto accade nel mondo per raccogliere informazioni di intelligence. Ma se anche l’oggetto non identificato dovesse essere legato al governo cinese, la crisi si aggraverebbe.

Fonte foto: ANSA

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